La riapertura dei negozi dopo il 15 aprile e le piattaforme per prenotarsi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-09

Ingressi contingentati e distanze all’interno dei negozi. Obbligatori mascherina e guanti, potrebbero essere studiati (ad esempio per le librerie) dei percorsi obbligati tra gli scaffali per non far incrociare i clienti.

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Il governo Conte pianifica la fase 2 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 a partire dal 15 aprile anche se in quella data saranno privilegiate le attività considerate di supporto a filiere essenziali – sanitaria, farmaceutica, agroalimentare – e le aziende meccaniche. Sul piano del contagio, anche l’edilizia sembra presentare meno rischi e questo potrebbe rendere più rapida la riapertura dei cantieri così come le cartolibrerie potrebbero avere una strada prioritaria nella riapertura, anche per accompagnare la chiusura dell’anno scolastico. Ma ci saranno ingressi contingentati e potrebbero essere previste piattaforme per la prenotazione:

In pole per la riapertura potrebbero essere librerie e cartolerie per accompagnare gli studenti delle scuole e delle università nel percorso verso gli esami a distanza. E forse anche le piccole attività artigianali e commerciali dove è più facile garantire le misure ritenute indispensabili: innanzitutto gli ingressi contingentati e le distanze all’interno dei negozi. Obbligatori mascherina e guanti, potrebbero essere studiati (ad esempio per le librerie) dei percorsi obbligati tra gli scaffali per non far incrociare i clienti.

Si pensa anche a delle barriere di protezione per chi sta alle casse. Gli ingressi saranno scaglionati: il numero delle persone a cui sarà consentito l’ingresso sarà in rapporto alla superficie libera del negozio. Di certo bisognerà abituarsi ad attendere in fila a distanza fuori. Per questo potrebbe essera raccomandata l’adesione alle app che consentono la prenotazione dell’ingresso da casa in modo da presentarsi solo poco prima. Successiva la riapertura dei grandi magazzini, con le stesse modalità e entrate e uscite separate.

fase 2 cosa cambia aprile maggio
Fase 2: cosa cambia tra aprile e maggio (Corriere della Sera, 9 aprile 2020)

Nuove regole anche per quanto riguarda i trasporti:

L’adeguamento dei mezzi di trasporto pubblico è una delle priorità. Si calcola che autobus, metropolitane e aerei dovranno viaggiare a circa un terzo della capienza e i treni alla metà. Un passeggero per sedile in modo da garantire il distanziamento sociale e l’uso della mascherina obbligatoria. In stazioni e aeroporti rimarrà l’uso di termoscanner e termometri anche in partenza. Per autobus e metropolitane è allo studio un sistema che consenta di scaglionare gli ingressi sui mezzi: salita solo da alcune porte e discesa dalle altre e un meccanismo di contapersone simile a quello applicato nelle piazze per le misure antiterrorismo.

Il tutto contando su un ricorso massiccio delle aziende allo smart working in modo da limitare al massimo gli spostamenti dei lavoratori. Rigide anche le regole per taxi e noleggi con conducenti che dovranno garantire una sanificazione dei mezzi. Nessuno potrà sedersi accanto al conducente e sul sedile posteriore non potranno esservi più di due passeggeri. Gli autisti dovranno utilizzare guanti e mascherine.

Infine, per bar e ristoranti si pensa di portare la distanza di sicurezza a un metro e ottanta centimetri oltre a tutte le misure già stabilite a tutela della salute di lavoratori e clienti. Una condizione difficile, soprattutto al bancone, ma che potrebbe permettere a 300 mila imprese chiuse dall’11 marzo di ricominciare.

Leggi anche: Il calendario della fase 2 dal 15 aprile: riapertura diversa in ogni regione

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