I 45 secondi in cui Draghi spegne le volontà della Lega di bloccare i referendum su eutanasia e cannabis | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-22

Il Presidente del Consiglio ha spiegato che il suo governo non ha alcuna intenzione di costituirsi contro l’ammissibilità di questi referendum davanti alla Corte Costituzionale

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Non ci sarà nessuna posizione avversa del governo sull’ammissibilità – davanti alla Corte Costituzionale – dei referendum sull’eutanasia e su quello per la legalizzazione della cannabis. Lo ha confermato – in linea con le decisioni già prese nel corso degli scorsi mesi – il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa di oggi. Il capo del governo ha, di fatto, sottolineato come le misure precedenti prese dal Consiglio dei Ministri da lui presieduto erano il simbolo della reale strategia dell’esecutivo.

Referendum eutanasia e cannabis, le parole di Draghi

“Il Governo non si costituirà contro l’ammissibilità di questi referendum. Il governo avrebbe potuto, per alcuni di questi referendum, creare le condizioni perché la loro presentazione fosse slittata all’anno prossimo, non l’ha fatto”. Anzi. Con un decreto licenziato proprio dal Consiglio dei Ministri è stata dato un mese in più per la verifica e la raccolta firme del referendum sulla legalizzazione della cannabis. Il tutto nonostante l’astensione dei ministri leghisti durante quel CdM del 29 settembre scorso e il tentativo, a inizio novembre, del Carroccio e di Fratelli d’Italia di sopprimere quel referendum in Commissione Affari Costituzionali alla Camera.

Le parole di Mario Draghi sui referendum eutanasia e cannabis libera, dunque, indicano la strada che intende proseguire il suo esecutivo. Almeno fino a quando rimarrà in piedi questa maggioranza. Perché, oggi ancor di più, lo stesso capo del governo non ha chiuso totalmente la porta a un suo più che prossimo possibile passaggio da Palazzo Chigi al Quirinale. Ma lo ha fatto ricordando che questo potrebbe avvenire solamente se in Parlamento si manterrà una ampia maggioranza. E stabile. Insomma, difficile far convivere, senza di lui, chi lotta per i diritti all’eutanasia e alla cannabis libera e chi, invece, vuole sopprimere questi referendum.

(foto e video: da Tg1)

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