Il governo proroga la scadenza per il Referendum sulla cannabis, nonostante l’astensione della Lega

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-29

Il Consiglio dei ministri ha concesso – viste le evidenti problematiche con i Comuni per la consegna dei certificati elettorali – il posticipo della scadenza di un mese

article-post

Tutti sì, tranne la Lega. Il Consiglio dei Ministri, riunitosi a Palazzo Chigi in tarda mattinata, ha dato il via libera al decreto legge che proroga la scadenza per la consegna alla Corte di Cassazione delle firme raccolte per il Referendum Cannabis legale. Un intervento urgente per via della burocrazia che ha messo i bastoni tra le ruote di una campagna referendaria da record che aveva raggiunto la soglia minima di 500mila adesioni nel giro di una settimana. Il tutto senza gli esponenti del Carroccio che hanno deciso di disertare il tavolo al momento del voto del governo.

Referendum Cannabis legale, il consiglio dei ministri vota la proroga

Il testo del dl votato poco prima di mezzogiorno dal Consiglio dei Ministri recita: “Per le richieste di referendum previsto dall’articolo 75 della Costituzione […] dopo il 15 giugno 2021 ed entro la data di entrata in vigore del presente decreto, i termini previsti dagli articoli 32 e 33, commi primo e quarto, della citata legge n. 352 del 1970 sono differiti di un mese”. Il Referendum Cannabis legale, dunque, è salvo. Nonostante negli ultimi giorni siano emersi dei problemi burocratici che hanno rallentato l’iter, obbligando i promotori a chiedere un’intervento urgente da parte del governo.

 

Perché, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, nonostante il numero di firme minime (500mila) sia stato raggiunto in pochissimi giorni, dai Comuni non sono arrivati tutti i registri con le firme raccolte. Ritardi che hanno rischiato di rendere vano l’evidente successo di questa campagna che ora non vedrà più la sua scadenza giovedì 30 settembre, ma sabato 30 ottobre.

L’astensione della Lega

“Il comitato promotore referendum cannabis prende atto con soddisfazione della riparazione adottata dal consiglio dei ministri ancorché con l’astensione della Lega, impegnata nella raccolta firme per altri referendum, e ringrazia le quasi 500 persone che hanno digiunato e che si sono auto-convocate in molte città per sostenere la richiesta di proroga”, si legge in una nota firmata da Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni e presidente del Comitato Promotore Referendum Cannabis Legale. Sta di fatto che – nonostante l’atteggiamento (prevedibile) del Carroccio – questa decisione rappresenti una boccata di ossigeno. Non per il risultato, ma per le tempistiche. Resta comunque confermato l’appuntamento in Cassazione per la fine di settembre, perché si proverà comunque a ottenere tutta la documentazione entro la data indicata nella prima scadenza.

Potrebbe interessarti anche