Reddito di cittadinanza, in arrivo la stretta
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-09-14
Stando a quanto emerso dai controlli condotti dalle Fiamme Gialle, un’ampia schiera di percettori del sussidio non rinuncia a giocare somme importanti di cui non è nota la fonte di provenienza
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Sul reddito di cittadinanza si cambia. C’è l’ipotesi di rivedere i criteri in base a cui si stabilisce la somma a cui un beneficiario ha diritto e dunque di ritoccare le scale di equivalenza. Perché con il meccanismo attuale le famiglie numerose risultano penalizzate rispetto ai single. Ma soprattutto, saranno inasprite le sanzioni anti-furbetti. Mentre balla anche un altro correttivo: quello di impedire o ridurre l’uso dei contanti consentendo di spendere soltanto attraverso le carte di credito. Spiega oggi Il Messaggero:
Stando a quanto emerso dai controlli condotti dalle Fiamme Gialle, un’ampia schiera di percettori del sussidio non rinuncia a giocare somme importanti di cui non è nota la fonte di provenienza. Non è escluso che la somma che è possibile prelevare con le card venga ridotta, da 100 a 50 euro per i beneficiari single per esempio, per far sì che il reddito di cittadinanza non venga disperso.
Difficilmente invece il nuovo governo metterà mano ai requisiti di cui è necessario essere in possesso per accedere al sussidio al fine di allargare la platea dei beneficiari. Un’operazione simile non è a costo zero e i numeri della legge di Bilancio, tra sterilizzazione delle clausole Iva e taglio del cuneo fiscale, sono già sufficientemente proibitivi.
![reddito di cittadinanza](https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2019/09/reddito-di-cittadinanza.jpg?imwidth=828&imdensity=1)
Inoltre si ragiona su come implementare le politiche attive per il lavoro perché una delle avarie più evidenti del reddito di cittadinanza riguarda proprio l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro dei beneficiari considerati attivabili: centinaia di migliaia di percettori del bonus ricevono da mesi il sussidio senza muovere un dito.
Nessuno dei possibili ritocchi di cui si è discusso in queste settimane comporterà maggiori oneri per la finanza pubblica. L’obiettivo, al contrario, è di ampliare semmai i risparmi legati alle minori spese finali per il reddito di cittadinanza, così da racimolare risorse utili da reinvestire nella finanziaria.
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