Quanti giovani chiedono il reddito di cittadinanza?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-18

Netta prevalenza dei richiedenti fra 30 e 67 anni, che rappresentano l’82,5% del totale. Sono in netta minoranza, invece, i giovani sotto i 30 anni: si fermano al 6,7 per cento

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Quanti giovani chiedono il reddito di cittadinanza? Il Sole 24 Ore riepiloga oggi in un’infografica i dati dei CAF per raccontarci che il 52% delle richieste proviene dalle regioni del Sud e delle Isole, mentre il 23% arriva dal Nord e il 21,4% dalle regioni del Centro. La prima regione per numero di richieste è la Campania (con oltre 20mila aspiranti beneficiari). Guardando all’età di chi ha fatto domanda, emerge la netta prevalenza dei richiedenti fra 30 e 67 anni, che rappresentano l’82,5% del totale. Sono in netta minoranza, invece, i giovani sotto i 30 anni: si fermano al 6,7 per cento. La norma inserita nel decreto sul reddito di cittadinanza, che consente agli over 26 di essere considerati come un nucleo familiare a sé, quando non convivono più con i genitori, anche se sono ancora fiscalmente a loro carico – per far sì che possano chiedere il sussidio – non ha quindi avuto, per ora, un grande effetto.

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I dati anagrafici sulle richieste del reddito di cittadinanza (Il Sole 24 Ore, 18 marzo 2019)

Spiega il Sole 24 Ore:

Questa scarsa incidenza dei giovani si spiega, secondo Paolo Conti, direttore del Caf Acli, con il fatto che «gli under 30 risulteranno più spesso inseriti nel nucleo familiare dei genitori, e quelli che fanno nucleo a sé hanno già probabilmente una fonte di reddito e quindi non presentano la domanda». Gli over 67 (che potranno accedere alla pensione di cittadinanza) sono il 10,7%: questi richiedenti sono esclusi dal percorso di inserimento lavorativo, obbligatorio invece per i fruitori del sussidio maggiorenni che non siano già occupati o impegnati in un corso di studi o di formazione.

Sono state presentate da cittadini stranieri 9.481 domande (il 15% del campione considerato). Il Caf Uil ha fornito anche un dettaglio dei Paesi di provenienza delle istanze da stranieri, includendo i cittadini Ue, che vede in testa la Romania (con 585 domande), seguita da Marocco (514) e Albania (327). Per il Caf Acli, che ha 665 sportelli, 425 dei quali al Nord, l’incidenza degli stranieri arriva al 26 per cento.

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