Reddito di cittadinanza, avere famiglia non conviene

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-25

Paradossale l’effetto finale: incoraggiare l’allontanamento da casa e l’autonomia dei figli disoccupati; incoraggiare la permanenza in casa ai bamboccioni già occupati

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Per il reddito di cittadinanza avere famiglia non conviene. Italia Oggi pubblica una serie di calcoli a cura di Daniele Cirioli che riguardano i rapporti tra familiari ai fini del calcolo della cifra che spetta ai nuclei.

Alla famiglia con genitori e un figlio, in cui soltanto il papà lavori part-time per 5 mila euro annui, va un Rdc di 9.160 euro annui; separandosi, potrebbero ottenere altri 18.720 euro a titolo di Rdc: una somma ben superiore ai circa 11 mila euro di costi per le due nuove case in cui spostare la residenza. Mandando via di casa solo il fi glio, il guadagno scenderebbe a poco più di 9 mila euro, anche in tal caso superiore ai 5 mila euro di costi per gestire la nuova casa.

Insomma, tenere unita la famiglia non paga: un controsenso in termini, però, se la famiglia può essere considerata ancora (e di sicuro lo è) il primo ammortizzatore sociale, perché la convenienza è funzione inversa alla condizione di occupazione dei familiari (condizione di cui, peraltro, il Rdc si dice promotore). Se nella stessa famiglia con genitori e fi glio fossero tutti occupati, allora non ci sarebbe alcuna convenienza a separarsi.

reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza, cosa cambia per le famiglie (Italia Oggi, 25 marzo 2019)

La famiglia incasserebbe un Rdc di 3.360 euro annui e, nel caso decidesse di separarsi, la situazione finale risulterebbe peggiore di quella di partenza con un esborso di 840 euro. Paradossale l’effetto finale: incoraggiare l’allontanamento da casa e l’autonomia dei figli disoccupati; incoraggiare la permanenza in casa ai bamboccioni già occupati.

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