Un reddito di cittadinanza da 500 euro?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-30

I consulenti del ministero del Lavoro comunicano al Sole 24 Ore la cifra media. Ma i conti continuano a non tornare

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Manuela Perrone sul Sole 24 Ore scrive oggi che l’importo medio mensile di reddito e pensione di cittadinanza stimato dai consulenti del ministero del Lavoro è pari a 500 euro.  Una cifra che tuttavia è destinata a fare i conti con il fondo in manovra: 9 miliardi totali, di cui 7,1 per il reddito, uno per le pensioni e uno per la riforma dei centri per l’impiego. Si tratta dunque di capire come l’importo medio sia conciliabile con la platea potenziale calcolata finora in 5 milioni di persone. A maggior ragione se si detraggono i 2,25 miliardi di potenziale risparmio determinato dalla partenza dell’assegno dal 1° aprile. Questo perché un importo di 500 euro mensile equivale a 6000 euro annui, che moltiplicati per cinque milioni di persone danno un risultato di 30 miliardi di euro necessari per una copertura media come quella comunicata dai consulenti del ministero del Lavoro: è evidente che qualcosa non torna.

dove a chi reddito di cittadinanza
Dove e a chi andrà il reddito di cittadinanza (Il Messaggero, 25 novembre 2018)

Il ministero guidato da Luigi Di Maio, scrive il Sole 24 Ore, assicura comunque di aver trasmesso all’Economia la prima bozza del decreto legge dedicato: circa venti articoli, sui quali i tecnici della Ragioneria generale dovranno dire la loro. Tra le novità dell’ultim’ora c’è la previsione di sei mensilità, sotto forma di sgravio, alle imprese che assumono non solo donne, ma anche disoccupati di lungo periodo (oltre i 24 mesi). Confermate le tre mensilità per tutte le altre assunzioni di beneficiari e le 100 ore di formazione gratis. Resta la griglia dei requisiti base per l’accesso (Isee fino a 9.360 euro) e dei criteri per l’integrazione al reddito fino al tetto di 9.360 euro annui: fino a 30mila euro di capitale immobiliare oltre alla prima casa, patrimonio mobiliare entro i 10mila euro per famiglie con più figli. Maggiorato, anche questa è una novità, di 5mila euro per i disabili. La quota affitto di 300 euro va aggiunta, nel limite di 780 euro per un single, o tolta, se la casa è di proprietà. I coefficienti per stabilire di quanto cresce l’assegno in base al numero dei componenti del nucleo familiare sono fissati a 0,2 in più per ogni adulto e 0,4 in più per ogni minore. Nell’ipotesi estrema di una famiglia di due disoccupati in affitto con quattro figli l’assegno arriverebbe alla cifra record di 18mila euro annui.

Leggi sull’argomento: La vera storia delle tessere di Poste per il reddito di cittadinanza

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