Reddito di cittadinanza, l’assegno a fine aprile

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-24

3mila delle 4mila assunzioni di “navigator ”saranno fatte all’Anpal. Bocciata l’idea leghista di girare il sussidio alle imprese che assumono

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Decreto legge l’8 gennaio o al più tardi il 15, dal 1° marzo si presentano le domande sul portale web tramite gli uffici delle Poste, poi l’Inps valuta i requisiti, ad aprile il sussidio parte e deve essere erogato, come gli stipendi, il giorno 27: il reddito di cittadinanza scalda i motori e Stefano Feltri sul Fatto racconta i dettagli del provvedimento in rampa di lancio:

Il super consulente del vicepremier, Pasquale Tridico, lavora alla parte normativa. Mimmo Parisi, il professore del Mississippi, si insedierà alla presidenza dell’Anpal, l’Agenzia per le politiche attive del lavoro che gestirà il personale coinvolto. Tramite Anpal Servizi, società interna ad Anpal, partiranno le assunzioni finanziate dalla legge di bilancio. Ci sono soldi per 4 mila persone, Anpal Servizi ne assumerà circa 3 mila entro aprile (questo l’obiettivo), il resto verrà arruolato in tempi più lunghi.

Sono i famosi “navigator” che Di Maio ha annunciato in televisione e che ora Parisi dovrà selezionare: laureati, già competenti sulle politiche attive, possibilmente con un passato (da precari) nei centri per l’impiego. Il loro compito sarà quello di orientare i disoccupati (devono formarsi come camerieri o come muratori?), ma soprattutto di fare “s c o ut i n g”nelle imprese: cioè convincerle a cercare il personale sulla piattaforma anziché sui soliti canali (conoscenze, selezione diretta).

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Reddito di cittadinanza, gli aventi diritto regione per regione (Il Messaggero, 20 dicembre 2018)

Ci saranno anche incentivi per le imprese che investono nella formazione dei percettori di reddito di cittadinanza meno qualificati, ma al momento lo staff di Di Maio esclude categoricamente la linea suggerita dalla Lega, con Armando Siri: cioè che le imprese percepiscano alcuni mesi di reddito di cittadinanza in cambio dell’assunzione.

Questo, osservano i Cinque Stelle, si chiamerebbe “caporalato”, perché solo i centri per l’impiego o le agenzie accreditate possono essere pagate per incrociare domanda e offerta di lavoro. L’ipotesi a cui sta lavorando l’economista Pasquale Tridico è quella di sgravi sui contributi o sul l’Irpef, ma per il M5S è da escludere che l’assegno del reddito vada alle imprese invece che ai lavoratori disoccupati.

Il coinvolgimento di Mimmo Parisi, esperto di politiche attive per il lavoro, e le critiche leghiste all’aspetto assistenziale della misura hanno spinto Di Maio a legare sempre di più il reddito di cittadinanza alla ricerca attiva del lavoro, tanto che l’Alleanza contro la Povertà ha lanciato un appello a non dimenticare la lezione dell’attuale Rei (il reddito di inclusione varato da Gentiloni): una misura universale anti-povertà serve soprattutto ad aiutare chi è povero ma non viene raggiunto dal Welfare.

Leggi sull’argomento: La sanatoria delle bancarelle: i Tredicine ringraziano Di Maio

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