Politica

“È meglio di me, Amen”, la pacata reazione di Sgarbi sconfitto da Casini a Bologna

Enzo Boldi 26/09/2022

Tra i grandi sconfitti di queste elezioni c’è il critico d’arte

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Aveva puntato tutto su una campagna elettorale “porta a porta”. Aveva partecipato a eventi, si era “imbucato” a matrimoni e aveva più volte sottolineato un aspetto: “Io sono qui, lui no”. Eppure questa strategia non è servita a Vittorio Sgarbi, sconfitto da Pier Ferdinando Casini all’uninominale di Bologna. Il risultato finale, infatti, ha premiato l’ex Presidente della Camera (sostenuto dall’alleanza di centrosinistra) e bocciato il sindaco di Sutri.

Sgarbi sconfitto da Casini a Bologna, è fuori dal Parlamento

I numeri del collegio uninominale di Bologna per il Senato sono definitivi: 40,07% per Pier Ferdinando Casini, 32,22% per Vittorio Sgarbi. Quasi 45mila voti di scarto tra i due che hanno staccato (di molto) tutti gli altri candidati.

Per Vittorio Sgarbi l’amarezza è tanta. Immediatamente dopo l’ufficializzazione del risultato nel collegio uninominale di Bologna, il critico d’arte e sindaco di Sutri ha voluto condividere sui social un pensiero piuttosto polemico per raccontare questa sua sconfitta e la vittoria di Pier Ferdinando Casini:

“Evidentemente Casini è meglio di me. Potrà fare molto, come sempre ha fatto. Per Bologna e per l’Italia. Come avevo desiderato, Senatore a vita. Amen”.

Perché proprio sul tema di “Casini senatore a vita”, il critico d’arte aveva puntato tutto. Aveva tentato, nel corso della campagna elettorale, di evidenziare la perenne presenza dell’ex Presidente della Camera in Parlamento. Da anni, infatti, l’ex leader dell’Udc viene eletto e ha il suo scranno tra Montecitorio e Palazzo Madama. Una presenza nei palazzi della politica che, però, non era molto differente da quella di Sgarbi che entrò per la prima volta in Parlamento nel lontano 1992 (con un passaggio anche all’Europarlamento).

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