RC Auto, i rincari con la tariffa unica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-19

Il CDM parla di equità con canoni differenziati rispetto al territorio. Ma nessuno sa cosa abbia in mente il M5S. Mentre le simulazioni mostrano i rincari al Nord

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La famosa riforma della RC Auto annunciata dalla presidenza del Consiglio qualche giorno fa continua a far discutere: ieri per ripicca il viceministro Massimo Garavaglia ha detto che il provvedimento non è stato presentato alla Lega e quindi non esiste; il MoVimento 5 Stelle ha risposto di aver presentato il progetto all’alleato martedì scorso. Dietro le schermaglie c’è il fatto che, mentre a breve si voterà in Trentino, non si conosce il meccanismo con cui Di Maio spera di annullare la sperequazione territoriale che porta gli automobilisti campani a pagare molto di più di quelli del Nord. E allora via alle ipotesi, come quella di ridurre le tariffe nelle zone più rischiose, principalmente ma non in modo esclusivo situate al Sud. Passo probabilmente accompagnato (se non dal governo, dal mercato) da un aumento in quelle «virtuose», gran parte delle quali al Nord.

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RC Auto, i possibili rincari (Corriere della Sera, 19 ottobre 2018)

Nonostante nella nota pubblicata dal governo dopo il CDM si parli di equità «con canoni differenziati rispetto al territorio», è circolata subito l’ipotesi di una «tariffa unica». Che potrebbe significare, secondo le simulazioni di alcune compagnie di assicurazioni, cali fino al 65-66% dei premi in province come Napoli o del 60% a Caserta. E aumenti fino al 30 e 40% come a Udine e Bolzano.

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