Quota 100, l’attesa sarà più lunga

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-14

Rischio allungamento delle finestre per l’uscita e permanenza al lavoro fino a settembre 2019 per gli statali. La misura in vigore per un triennio

article-post

La promessa di superare la Legge Fornero è stata mantenuta – si fa per dire – da Salvini con Quota 100. E quindi chi ha maturato entro il 31 dicembre 2018 il doppio requisito di età anagrafica a 62 anni e versamento di contributi per 38 anni potrà lasciare il lavoro nel 2019. Ma il punto è: quando? I dipendenti delle aziende private potranno uscire a partire da aprile 2019 con una finestra di 3 mesi; quindi se un dipendente matura i requisiti a marzo potrà uscire a giugno. I dipendenti statali avranno invece una finestra di sei mesi e potrà andare in pensione dal primo luglio 2019 se ha maturato i requisiti nel 2018. Ma c’è anche un altro paletto in ballo: se le domande dovessero essere maggiori di quelle previste, le finestre saranno allargate: il lavoratore del privato attenderebbe sei mesi, quello del settore pubblico nove mesi.

quota 100 cambia
Quota 100, così potrebbe cambiare (Corriere della Sera, 3 dicembre 2018)

La misura poi, avrà un carattere “sperimentale”. Resterà in vigore soltanto per un triennio,fino al 2021. L’intenzione del governo sarebbe quella di sostituire tra tre anni, il pensionamento con «Quota 100», con la cosiddetta «Quota 41», ossia la possibilità di lasciare il lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Ma questa opzione non troverà spazio nel testo del provvedimento. E per ora non ci sarà nemmeno il congelamento dell’aspettativa di vita. Nel 2019 l’età per andare in pensione con le “regole Fornero”, passerà da 66 anni e 7 mesi a 67 anni.

Leggi sull’argomento: Alitalia, il socio fantasma e i soldi che non ci sono

Potrebbe interessarti anche