Politica

La querela di Marika Cassimatis a Grillo e Di Battista

Alessandro D'Amato 24/03/2017

L’ex candidata sindaca di Genova a cui il capo del MoVimento 5 Stelle ha tolto il simbolo dopo la vittoria alle comunarie ha deciso di denunciare per diffamazione Grillo e Di Battista per le dichiarazioni rese in questi giorni a proposito del caso

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Marika Cassimatis ha querelato Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. L’ex candidata sindaca di Genova, a cui il capo del MoVimento 5 Stelle ha tolto il simbolo dopo la vittoria alle comunarie contro il favoritissimo Luca Pirondini, ha deciso di denunciare per diffamazione Grillo e Di Battista per le dichiarazioni rese in questi giorni a proposito del caso. La querela, scrive Primocanale, è stata depositata in procura a Genova.

La querela di Marika Cassimatis a Grillo e Di Battista

La frase diffamatoria attribuita a Grillo è quella contenuta nel post che annunciava la decisione sulla Cassimatis: «mi è stato segnalato, con tanto di documentazione, che molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, incluso la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del MoVimento 5 Stelle prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017. In particolare hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del MoVimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dal MoVimento 5 Stelle».
marika cassimatis beppe grillo
La frase “incriminata” di Di Battista è invece stata riportata da un video del Fatto Quotidiano e dell’agenzia di stampa Vista e può essere ascoltata al minuto 1.30 di questo filmato: «Ci sono alcune persone che formano determinate liste e che non sono in linea con la lotta — perché questo è il termine esatto – che si porta avanti da quattro anni a questa parte. E quando non si è sicuri al 100%, piuttosto che avere il rischio di ritrovarseli al gruppo misto qualche settimana dopo, si prende questa decisione».

Ieri su Facebook ha pubblicato un paio di volte questo post in cui segnalava che le caratteristiche da rispettare da parte dei candidati della sua lista c’erano, e tra queste elencava una fedina penale pulita, nessuna militanza in altri partiti o precedenti candidature in liste concorrenti, anni di attivismo sul territorio ed “essere lavoratori e lavoratrici economicamente indipendenti“: una novità, questa, che mira ad evitare altri casi di candidati che “svoltano” grazie alla politica e ai 5 Stelle.
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In ogni caso non sarebbe questo l’unica mossa che la Cassimatis ha intenzione di intraprendere per tutelare la sua figura e la sua posizione.

Leggi sull’argomento: Come Marika Cassimatis vuole incastrare Beppe Grillo

 

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