Attualità
Quarantena per chi torna dalle vacanze? Le ipotesi e i provvedimenti delle Regioni
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2020-08-12
Il governo è pronto a imporre l’obbligo di quarantena per chi rientra dalle vacanze all’estero da paesi come Spagna, Croazia, Grecia e Malta. L’Emilia-Romagna ha deciso che chi torna da Spagna, Grecia e Malta dovrà sottoporsi al tampone entro 24 ore, mentre se arriva dalla Croazia dovrà stare in quarantena. Un isolamento per 14 giorni è stato deciso anche dal governatore della Puglia Michele Emiliano e da quello della Campania Vincenzo De Luca
Il governo è pronto a imporre l’obbligo di quarantena per chi rientra dalle vacanze all’estero da paesi come Spagna, Croazia, Grecia e Malta. Ovvero a chi ha scelto vacanze low-cost nell’anno dell’emergenza Coronavirus. La quarantena è stata già istituita in Puglia per chi torna dalla Grecia, mentre l’Emilia-Romagna e la Campania, insieme al Lazio, hanno istituito il test del tampone per chi rientra dai paesi a rischio.
L’ipotesi quarantena per chi torna dalle vacanze
Il Corriere della Sera spiega che ieri — in attesa che il ministero della Salute preveda i test sierologici per chi rientra dall’estero—l’Emilia-Romagna ha deciso che chi torna da Spagna, Grecia e Malta dovrà sottoporsi al tampone entro 24 ore, mentre se arriva dalla Croazia dovrà stare in quarantena. Un isolamento per 14 giorni è stato deciso anche dal governatore della Puglia Michele Emiliano e da quello della Campania Vincenzo De Luca per chi rientra dagli stessi Paesi.
Una blindatura che però non appare sufficiente a fermare la circolazione del Covid-19, anche perché in numerose località di vacanza, così come in moltissime altre Regioni, i controlli sono stati allentati e le ordinanze consentono l’apertura delle discoteche, la movida sfrenata e gli assembramenti. Troppo per il ministro Francesco Boccia, che ieri ha parlato con alcuni presidenti delle Regioni meta delle vacanze proprio per sollecitare una stretta con controlli e provvedimenti. L’avvertimento è stato esplicito: «Alzate il livello di vigilanza e imponete linee guida rigide altrimenti saremo costretti a intervenire su tutto il territorio».
Di fronte al moltiplicarsi di focolai innescati da rientri dall’estero, l’Emilia-Romagna già oggi introduce il tampone obbligatorio per chi rientra da Spagna, Grecia e Malta. I viaggiatori avranno l’obbligo di segnalarsi immediatamente ai dipartimenti di sanità pubblica delle rispettive Ausl di residenza. Il tampone andrà fatto entro le 24 ore dal rientro: se l’esito sarà negativo, non scatteranno provvedimenti di quarantena. Per quanto riguarda invece i rientri dalla Croazia, vale quanto stabilito dall’ordinanza sui paesi extra Schengen: c’è l’obbligo di autodichiararsi, ai fini dell’autoisolamento di 14 giorni, al dipartimento di Sanità Pubblica competente che provvederà ad organizzare l’esecuzione dei due tamponi previsti. All’interno dell’ordinanza ci sarà anche il protocollo sulle badanti, su cui la Regione si è confrontata negli ultimi giorni con i sindacati. “In tempi molto rapidi, visto l’aumento e la natura dei contagi sul nostro territorio, siamo arrivati a prevedere nuove disposizioni per chi rientra dall’estero, e non solo per motivi di lavoro”, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. “La situazione è sotto controllo, ma bisogna assolutamente arginare nuovi casi. È una questione di salute pubblica. Inoltre – aggiunge l’assessore- in allegato all’ordinanza, che verrà siglata oggi, ci sarà anche il protocollo relativo al percorso di presa in carico delle assistenti famigliari, provenienti dall’estero, che rientrano al lavoro sul territorio nazionale; protocollo condiviso con i sindacati, che desidero ringraziare per il lavoro svolto insieme”.
Il test del tampone obbligatorio andrebbe ripetuto dopo 14 giorni
La Regione ha chiarito ieri sera che il tampone andrà fatto entro le 24 ore dal rientro: se l’esito sarà negativo, non scatteranno provvedimenti di quarantena. Nella ordinanza sarà esplicitato nel dettaglio anche il protocollo che riguarda le badanti, definito insieme ai sindacati. Eppure sin dai primi tempi dell’emergenza Coronavirus era stato spiegato che per sicurezza il tampone con esito negativo dovrebbe essere ripetuto quattordici giorni dopo il primo test, visto che l’infezione potrebbe svilupparsi nel frattempo.
La stessa stretta il governo conta di applicarla nei prossimi giorni con il test molecolare sulla saliva che fornisce una risposta certa in 15 minuti. Il 2 luglio scorso il Comitato tecnico-scientifico ha esaminato l’attendibilità dell’analisi e ha dato un giudizio positivo equiparandolo al tampone. Per l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza — che disporrà la verifica per chi torna da Spagna e Grecia, probabilmente anche da Malta e Croazia — bisogna però attendere la certificazione Ue che potrebbe arrivare entro qualche giorno. La procedura al momento dell’arrivo in Italia prevede che il cittadino si sottoponga al prelievo in aeroporto, forse anche in stazioni e porti, e in caso di positività scatterà la quarantena e il tracciamento dei contatti.
Ieri intanto si è registrata una nuova impennata dei contagi anche se i test del tampone erano in diminuzione. Gli 89 della Sicilia scontano il numero di migranti registrati come positivi ma laLombardia è seconda per numero di contagiati in più (68), subito seguita dal Veneto con 65 contagiati (la regione risente ancora del cluster dei migranti nella caserma di Treviso). Di nuovo il Corriere della Sera spiega che la risalita della curva è dovuta principalmente ai rientri dalle vacanze all’estero. Con il Ferragosto alle porte sono molti i governatori che stanno pensando di intensificare i controlli soprattutto nei locali all’aperto e in spiaggia.
E mentre il governo valuta se disporre l’obbligo dei test rapidi per tutti i vacanzieri al rientro in Italia, da oggi in diverse regioni (tra cui Emilia-Romagna, Campania e Puglia) scatterà l’obbligo di tampone per chi torna da Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Ipotesi allo studio anche nel Lazio, dove ieri sono stati registrati 23 casi in più,10 interessano vacanzieri tornati dall’estero. Controlli sanitari attesi anche in Sicilia. E in Veneto il presidente Luca Zaia, ha detto che «dovremo abituarci ad utilizzare i test rapidi in aeroporti, Rsa, scuole, dappertutto».