Le tendine parafiato per i bus e i treni regionali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-11

Per i trasporti locali allo studio filtri dell’aria e teli trasparenti. Le Regioni: “Con la mascherina via il metro di distanza o non si riparte

article-post

Le tendine parafiato divisorie tra i sedili potrebbero essere la soluzione per far ripartire al massimo della capienza gli autobus e i treni regionali. Il Corriere della Sera spiega oggi che se l’Inail e poi il Comitato tecnico-scientifico daranno il via libera, alla ripresa di settembre i pendolari e gli studenti troveranno  tra un sedile e l’altro questa nuova barriera di sicurezza. L’ipotesi è nella bozza di documento unitario con le linee guida per il trasporto pubblico locale e regionale, di cui si è discusso al confronto nella videoconferenza tra le Regioni e i ministri Boccia, Speranza, De Micheli.

La trovata dei divisori in stoffa o altro materiale soft è  stata rigettata dal Friuli-Venezia Giulia, che ha posto il problema dell’igienizzazione e dei tempi di installazione. Il tema è dunque ancora aperto  e i tre ministri (Autonomie, Salute e Trasporti) a un’intesa con le Regioni e il Cts entro dieci giorni al massimo. «Abbiamo confermato la fortissima preoccupazione per settembre», racconta  Stefano Bonaccini. Il dilemma è la capienza dei mezzi di trasporto e l’obiettivo è la stesura di un  documento unitario per garantire, come spiega Boccia, «che a settembre i treni locali e il trasporto scolastico reggano al ritorno dei numeri pre Covid».

Repubblica spiega oggi che si punta a tre soluzioni che potrebbero far  venire meno l’obbligo del distanziamento: disporre  divisori morbidi trasparenti tra i sedili orizzontali, estendere ai colleghi di lavoro oltre che ai congiunti la possibilità di sedere accanto o di fronte e installare sistemi di filtraggio dell’aria sui bus e sui treni come quelli presenti sugli aerei.

Come far muovere dieci milioni di persone alla riapertura di scuole e attività coniugando efficienza e salute? Capienza al 100 per cento sui treni e all’80 sugli autobus, dicono i governatori che bocciano subito l’idea dei divisori amovibili, sorta di teli di plastica trasparenti tra i posti orizzontali, una delle tre soluzioni individuate per derogare al distanziamento del metro tra i passeggeri  sul quale di certo il Comitato tecnico scientifico non tornerà indietro. Sarebbe impossibile sanificarli, obiettano i governatori. Come fare allora ad aumentare la capienza, attualmente fissata al 60 per cento? Si punta ad estendere il concetto di “congiunti” (che consente di poter stare accanto o di fronte a chi vive sotto lo stesso tetto) anche ai colleghi di lavoro e ad installare sistemi di filtraggio dell’aria come quelli degli aerei. Ipotesi anche queste di non facile attuazione: occorrerebbe pensare ad un sistema di controlli e per i nuovi sistemi di filtraggio d’aria ci vogliono tempo e soldi.

Leggi anche: Forcolin, Barbisan e Montagnoli: i tre consiglieri veneti e il bonus 600 euro partite IVA

Potrebbe interessarti anche