Quanto vale l’ILVA di Taranto nell’economia italiana

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-05

La chiusura dell’ex Ilva peserebbe per l’1,4% del Pil. La principale conseguenza sarebbe l’azzeramento della produzione di acciaio di 6 milioni di tonnellate, la perdita sarebbe di circa 24 miliardi di euro

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Se lo stabilimento ex Ilva venisse chiuso, con il conseguente azzeramento della produzione di acciaio di 6 milioni di tonnellate, la perdita sarebbe di circa 24 miliardi di euro. Il conto su quanto vale l’ILVA nell’economia italiana emerge da un’analisi econometrica dello Svimez: poiché nel 2017 il Pil italiano era 1.725 miliardi di euro, la chiusura dell’ex Ilva peserebbe per l’1,4% del Pil. Repubblica oggi pubblica una serie di domande e risposte sull’attuale crisi dell’ILVA:

Perchè si è arrivati al rischio di chiusura?
Gli accordi sulla realizzazione del piano industriale e ambientale prevedevano uno scudo penale per gli amministratori dell’azienda. Una tutela messa in discussione dal governo giallo-verde, poi confermata (anche se in forma ridimensionata) dallo stesso esecutivo e infine cancellata con un voto al Senato dell’attuale maggioranza giallo-rossa. ArcelorMittal ritiene la conferma dello scudo dirimente per proseguire nei piani. A determinare la decisione di ieri dell’azienda, anche la prossima chiusura (13 dicembre) di uno degli altiforni di Taranto, imposta dalla magistratura in mancanza di una sua messa a norma. Determinante, infine, pure la crisi del mercato siderurgico, colpito dalla frenata della domanda e dai dazi (oggi la ex Ilva perde 2 milioni al giorno).

quanto pesa ilva sull'economia italiana
Quanto pesa l’Ilva sull’economia italiana (Corriere della Sera, 5 novembre 2019)

Esistono le condizioni per il passo indietro di ArcelorMittal?
Secondo l’azienda il contratto di affitto e comodato con gli ex commissari Ilva prevede una clausola di recesso per “l’affittuario” degli stabilimenti. Il diritto è assicurato nel caso in cui un provvedimento legislativo renda impossibile l’esercizio dello stabilimento di Taranto o irrealizzabile il piano industriale. Il governo nega l’esistenza di questa clausola. Secondo Carlo Calenda, che in qualità di ministro firmò gli accordi, la clausola c’è ma ArcelorMittal non potrebbe chiudere autonomamente gli altoforni, perché il diritto di recesso va prima accertato dal Tribunale.

Quali posizioni politiche in campo?
Il M5S nella campagna elettorale 2018 si è battuto per la chiusura dell’Ilva, salvo poi salvare l’azienda una volta al governo. Oggi il ministro Patuanelli difende lo stabilimento, ma l’abolizione dello scudo penale è nata da un’iniziativa dei senatori grillini. Il Pd ha sempre considerato irrinunciabile la siderurgia per l’Italia, ma non ha impedito l’abolizione dello scudo penale. La Lega, che oggi accusa il governo di volere la chiusura della ex Ilva, quando era al governo con il M5S non si oppose alla cancellazione dello scudo.

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