Economia
Quanto hanno perso i pensionati per il mancato aggancio all’inflazione
neXtQuotidiano 08/07/2019
Il Corriere Economia fa il conto oggi di quanto hanno perso i pensionati per il mancato aggancio al costo della vita dal 2006 ad oggi
Il Corriere Economia fa il conto oggi di quanto hanno perso i pensionati per il mancato aggancio al costo della vita dal 2006 ad oggi: in 13 anni (dal 2006 al 2019) sono pari a mezza annualità di pensione per gli importi fino a 5volte il trattamento minimo (TM) e addirittura un’intera annualità per quelli da 12 volte il TM. E a perderci, anche nel 2019, sono i pensionati«paganti», cioè quelli che i contributi e le imposte le hanno pagate per tutta la vita e quindi dispongono di pensioni pari o superiori a 4 volte il TM Inps 2019, cioè 2.052euro lordi al mese: questo perché le loro rendite non sono state adeguate all’inflazione al 100% ma solo ad una percentuale più bassa, in molti anni inferiore addirittura a quella prevista nel lontano 1997, a 5 anni dalla prima riforma targata Amato e a due da quella Dini che rimettevano ordine in un sistema pensionistico devastato da oltre 22 anni di uso sconsiderato delle pensioni.
E quindi, spiega il Corriere Economia:
Un pensionato con una rendita mensile di 2.307 euro, accumulerà una perdita che considerando gli effetti delle future mancate rivalutazioni sarà più che doppia rispetto al periodo 2006/19; perdite che aumenteranno all’aumentare dell’importo di pensione. Cifre sulle quali la politica dovrebbe riflettere molto, tanto più che dal prossimo anno l’80% dei potenziali pensionati avrà il 60% e più della rendita calcolata con il contributivo e quindi si porrà il problema dell’indicizzazione al 100%, cosa che peraltro si sarebbe dovuta fare anche in quest ianni per la quota di pensione contributiva maturata dal primo gennaio del 2012. O i nuovi ripercorreranno le vecchie piste del bancomat pensionati?
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