Quanti soldi ha il governo giallorosso per la manovra

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-29

A Bruxelles nessuno pensa che Roma con la manovra d’autunno possa portare il deficit a ridosso del 3% in modo da rispettare il parametro di Maastricht ma non il Fiscal Compact

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Più soldi da Bruxelles ma soltanto con gli investimenti verdi. La linea della Commissione Europea  non è quella della spesa in deficit coltivata negli incontri tra Pd e M5S, che vagheggiano la possibilità di una manovra più flessibile per liberare risorse di spesa. Spiega oggi Alberto D’Argenio su Repubblica che è impossibile sperare di cancellare le norme che impongono ai Paesi altamente indebitati, come l’Italia, un taglio annuo delle spese che favorisca la discesa del debito pubblico. In poche parole, al momento a Bruxelles nessuno pensa che Roma con la manovra d’autunno possa portare il deficit a ridosso del 3% in modo da rispettare il parametro di Maastricht ma non il Fiscal Compact, di cui si torna a vagheggiare in questi giorni una modifica valida per tutti i paesi.

A maggio, Bruxelles ha calcolato che senza far scattare le clausole sull’Iva e senza disinnescarle con coperture pari al loro importo, 23 miliardi, l’Italia nel 2020 si ritroverà con un deficit al 3,5% e un debito oltre il 135% del Pil. Un pericolo per la tenuta della zona euro. Anche se i gialloverdi lasciano in eredità un Paese a crescita zero, in autunno la Commissione Ue potrebbe certificare un miglioramento dei conti dovuto alle minori spese per reddito di cittadinanza e quota 100 e all’abbassamento dello spread. Così, il punto di partenza potrebbe essere inferiore al 3,5% stimato in estate. Il governo dovrebbe, comunque, disinnescare le clausole Iva per un valore pari all’1,3% del Pil e a quel punto si ritroverebbe con un deficit intorno al 2%.

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Cosa prevede il fiscal compact (Il Messaggero)

Già così, dunque, l’Italia beneficerebbe di oltre 8 miliardi di tolleranza, alla quale aggiungere qualche decimale di flessibilità che certamente il prossimo governo chiederà a Bruxelles e che Ursula Von der Leyen dovrebbe concedere ma solo sugli investimenti verdi:

Grazie a tutte queste concessioni, Roma potrebbe impostare una manovra che porti il deficit sopra il 2% ma sotto il 2,5%. Se si spingesse oltre, andrebbe incontro a uno scontro con l’Europa simile a quelli vissuti con i gialloverdi. Difficile infatti immaginare che von der Leyen chieda una moratoria delle regole Ue per rilanciare la crescita. Certamente lancerà una riflessione per migliorare il Patto di stabilità e superare l’austerity, ma sarà un’opera che richiederà molto tempo e dall’esito incerto visto che se per i Paesi del Sud le norme sono troppo dure, per quelli del Nord al contrario sono troppo lasche.

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