Quando Salvini parlava con la moglie russa di Savoini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-16

Il filmato risale al 17 ottobre del 2018, mentre il leader leghista è a Mosca con tutto lo staff di Confindustria Russia, alla vigilia dell’incontro al Metropol

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Ieri in apertura del suo servizio sui rubli alla Lega il Tg3 ha mostrato uno spezzone di filmato con Matteo Salvini che parla con la moglie russa di Gianluca Savoini. Il filmato risale al 17 ottobre del 2018, mentre il leader leghista è a Mosca con tutto lo staff di Confindustria Russia, alla vigilia dell’incontro al Metropol in cui è stato registrato l’audio pubblicato da Buzzfeed.

Quando Salvini parlava con la moglie russa di Savoini

Poi la parola passa a Fabrizio Candoni, ex vicepresidente di Confindustria Russia, il quale sostiene di aver evitato la cena al Metropol: “Ci sono persone che sanno meglio di me”, dice, in riferimento all’accordo sui rubli: “Ho visto le foto sui giornali, io sono un lombrosiano e non mi ci siederei neanche a tavola con uno così”, dice poi Candoni riferendosi alle persone che si trovavano al tavolo della trattativa.

salvini moglie russa savoini

Candoni e il vicepremier leghista sono amici da tempo, “abbiamo la casa a Pinzolo, i nostri figli piccoli giocano assieme. Sono io che quattro-cinque anni fa l’ho portato da Putin per riconoscere la Crimea. Gli ho portato fortuna: stava al 2% (alle Europee del 2014 la Lega era al 6,2%, ndr ) e ora è al 40% (il 26 maggio ha preso il 34,3%, ndr)”, ha detto ieri al Corriere. E ha aggiunto : “L’ultima volta che ci siamo visti è stato mi pare un mese e mezzo fa. Gli ho rinnovato il consiglio di stare attento, lui non ha questa percezione. È come una Madonna incoronata, si fa portare ovunque ma dovrebbe avere filtri e anticorpi”. Secondo Candoni, lo scorso 18 ottobre, “C’è stata una grande, grandissima improvvisazione, con persone che fanno mestieri che non sanno fare”, ha detto a La Stampa. E su Gianluca Savoini, poi, ha aggiunto: “è un idealista, crede davvero alla madre patria Russia, lui ha queste tendenze molto destroidi, il mito dell’uomo forte. Ma è ingenuo, ed è finito in una storia più grossa di lui. E direi anche un po’ stupido, perché è abbastanza ricollegabile all’attuale vicepresidente del Consiglio”.

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