Economia
Quando conviene il riscatto della laurea
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-02-03
Dal 22 gennaio, giorno di apparizione della circolare 6/2020 dell’Inps, il riscatto laurea agevolato è tornato al centro dell’interesse di molti lavoratori
Il Sole 24 Ore pubblica oggi uno specchietto riepilogativo che spiega quando conviene il riscatto della laurea: dal 22 gennaio, giorno di apparizione della circolare 6/2020 dell’Inps, il riscatto laurea agevolato è tornato al centro dell’interesse di molti lavoratori. In base al decreto legge 4/2019, che lo ha introdotto, consente di pagare un importo fisso, piuttosto contenuto (5.260 euro nel 2020) per ogni anno riscattato. A patto, però, che il periodo di studi si collochi in un periodo di competenza del metodo contributivo:
Il riscatto light con preventiva opzione per il contributivo può essere giustificabile se si punta alla pensione anticipata ordinaria (attualmente raggiungibile con 42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno le donne) o alle anzianità contributive richieste da Quota 100 (38 anni) o da Opzione donna (35). Per chi punta alla pensione di vecchiaia tale operazione non determina vantaggio in presenza del requisito già maturato dei 20 anni.
Nel caso di una lavoratrice che punti a Opzione donna, invece, ci sono assai meno svantaggi, essendo tale ingresso comunque sempre accompagnato da una conversione al contributivo. Se però il riscatto è chiesto in concomitanza con la domanda di pensione (come è obbligatorio fare per Opzione donna e computo in gestione separata), l’onere va versato tutto prima della decorrenza della pensione, spesso con riduzione del vantaggio fiscale generato dalla deducibilità della spesa, perché non è possibile dedurre il costo in dieci anni.
Un altro caso di interesse è quello del computo in gestione separata, che consente a chi ha almeno un contributo in tale gestione e altra contribuzione Inps sparsa in altre gestioni di richiamare i propri contributi tutti in quella separata a condizione di avere i requisiti per l’opzione per il metodo contributivo. In questo caso risulta importante capire se la pensione anticipata con il riscatto agevolato arriverà prima rispetto all’ingresso anticipato disponibile a chi esercita il computo, che arriva oggi a 64 anni di età con 20 di contributi effettivi e un valore soglia pari a 2,8 volte l’assegno sociale; si deve cioè verificare se si compie prima tale requisito anagrafico rispetto a quello della pensione a 42 anni e 10 mesi di contributi, che si incrementerà a partire dal 2027.
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