Quando arrivano i pagamenti della Cassa Integrazione in deroga

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-08

Per favorire «la celere disponibilità di reddito ai lavoratori posti in cassa integrazione il datore di lavoro che non anticipa il trattamento» potrà fare richiesta all’Inps di pagamento diretto della prestazione trasmettendo la domanda entro la fine del mese di inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa

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Quando arrivano i pagamenti della Cassa Integrazione in deroga? La Stampa spiega oggi in un articolo a firma di Paolo Baroni che nel decreto Maggio del governo Conte è previsto che per favorire «la celere disponibilità di reddito ai lavoratori posti in cassa integrazione il datore di lavoro che non anticipa il trattamento» potrà fare richiesta all’Inps di pagamento diretto della prestazione trasmettendo la domanda entro la fine del mese di inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.

Quando arrivano i pagamenti della Cassa Integrazione in deroga

L’Inps, continua il quotidiano, a sua volta autorizzerà la domanda entro il 20 del mese successivo e quindi disporrà il pagamento entro la fine dello stesso mese (anziché il quarto mese come previsto oggi).

Cassa integrazione straordinaria e cassa in deroga vengono erogate non più per 9 ma per 18 settimane, e comunque non oltre il 31 ottobre 2020. Allungata di 2 mesi la possibilità di beneficiare di Naspi e Dis-Coll per chi al 30 aprile ha terminato la fruizione di questi sussidi di disoccupazione.

quanto ci perdono i dipendenti con la cassa integrazione
Quanto ci perdono i dipendenti con la cassa integrazione (fonte: Fondazione Studi Consulenti del Lavoro)

Ci sono anche novità sui licenziamenti e sulla riduzione dell’orario di lavoro:

Lo stop ai licenziamenti da 2 mesi sale a 5. Sospeso l’aumento dei contributi sui contratti a tempo determinato rinnovati entro il 31 agosto. «Al fine di consentire la graduale ripresa dell’attività dopo l’emergenza epidemiologica», sindacati e imprese potranno concordare deroghe ai contratti vigenti per rimodulare gli orari di lavoro «per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa». Parte dell’orario di lavoro verrà finalizzato a percorsi formativi i cui oneri, contributi compresi, sono a carico del nuovo «Fondo nuove competenze» gestito dall’Anpal a cui vengono assegnati per questo 230 milioni.

Intanto sull’erogazione dei trattamenti per la cassa integrazione in deroga che il Governo aveva assicurato sarebbero avvenuti entro la fine del mese di aprile, i ‘rallentamenti non sono certamente imputabili alle Regioni, che stanno lavorando a pieno organico per autorizzare le domande e trasmetterle all’Inps, bensi’ ad un meccanismo che si fonda su regole previste per situazioni ordinarie e che pertanto comporta tempi non conciliabili con una situazione di emergenza e straordinarieta’ quale e’ quella che stiamo vivendo’. Il chiarimento e’ contenuto in un ordine del giorno consegnato oggi durate la Conferenza Stato-Regioni. La Conferenza delle Regioni ha voluto fare chiarezza a proposito ‘di alcune spiacevoli dichiarazioni del presidente dell’Inps che vorrebbero porre in carico alle Regioni i rallentamenti riscontrati nell’erogazione dei trattamenti per la cassa integrazione in deroga che il Governo aveva assicurato sarebbero avvenuti entro la fine del mese di aprile’. Si tratta di ‘dichiarazioni che ingenerano confusione e mancanza di fiducia nelle istituzioni e vanno unicamente a danno dei cittadini e dei lavoratori che si trovano difficolta”, si legge nel documento. Resta ferma la ‘disponibilita’ delle Regioni a proseguire nella collaborazione con il Ministero del Lavoro per la semplificazione e la riduzione dei tempi. Le Regioni chiedono pero’ al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali di intervenire per chiarire l’inappropriatezza delle dichiarazioni che individuano le Regioni come responsabili di ritardi e malfunzionamenti’.

Leggi anche: Cosa succede se i soldi della cassa integrazione in deroga non arrivano

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