Quali saranno le prossime mosse di Giuseppe Conte?

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-07-13

Ieri sono stato a fare una passeggiata con dei matematici tedeschi. Amano l’Italia ma non sono esenti da pregiudizi. Secondo loro in Italia regna la corruzione, l’evasione fiscale è altissima, i portafogli degli Italiani sono ricchi mentre lo stato è indebitato, non si spende in cose utili ma per dare immeritatamente soldi a persone che …

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Ieri sono stato a fare una passeggiata con dei matematici tedeschi. Amano l’Italia ma non sono esenti da pregiudizi. Secondo loro in Italia regna la corruzione, l’evasione fiscale è altissima, i portafogli degli Italiani sono ricchi mentre lo stato è indebitato, non si spende in cose utili ma per dare immeritatamente soldi a persone che non hanno alcuna voglia di lavorare. In cambio di questa elargizione, queste persone votano partiti politici retti da mafiosi e appoggiano gli sproloqui del Papa (bisogna perdonarli, vengono dal Nord della Germania, sono protestanti e, tradizionalmente, non amano molto il Papato in generale). Premesso che queste accuse, un fondo di verità ce l’hanno, da queste idee stereotipate, si intuisce chiaramente il perché della forte opposizione dei paesi frugali ai recovery funds.

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Io credo che tutto nasca da un errore di calcolo politico fatto lo scorso Agosto. Secondo me si doveva andare a votare. Avrebbe vinto Salvini (ma non avrebbe stravinto), non avrebbe fatto meglio di questo governo di fronte all’emergenza Covid, l’Europa avrebbe detto no alla richiesta di aiuto fatta da Salvini ed adesso avremmo un Governo Draghi in azione e una destra in bancarotta politica. I leader europei invece hanno puntato tutto su Giuseppi. Il Governo di Giuseppi non ha fatto molto meglio di quello che avrebbe fatto Salvini, il PIL Italiano è crollato dell’11%, il debito è salito al 160%, siamo stati il paese Europeo (dopo l’UK) che ha avuto più morti…Insomma è stato un disastro. Ma parafrasando Roosevelt, la Merkel e Macron non possono che pensare che “Giuseppi maybe is a bastard, but is ours” e quindi sono costretti ad aiutarlo. Però questo crea enormi problemi con la loro opinione pubblica convinta che dare soldi all’Italia significa gettarli nel cesso. Tutti i partiti di destra anti-europeisti hanno infatti come slogan “manco un cent all’Italia” e grazie a ciò stanno guadagnando forti consensi.

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Come risolvere questa situazione? Secondo me, la stanno affrontando facendo dire apertamente ai paesi frugali quello che al Merkel e Macron non possono dire. Per vincere le obiezioni di questi paesi saranno poste pesantissime condizioni non tanto per salvare l’Italia (un paese che non sa risolvere i problemi da solo, non merita di esistere, come diceva Brenno “Vae victis”) quanto per accontentare la loro opinione pubblica, quindi, ci imporranno taglio del welfare (scuola e sanità in primis), patrimoniale, taglio delle pensioni, aumento dell’età pensionabile, riduzione degli impiegati pubblici e taglio del loro stipendio, più potere ai magistrati (come se non l’avessero già abbastanza) etc etc. Questo sarebbe perfetto per l’Europa. L’Italia avrebbe il ruolo di capro sacrificale (che qualche anno fa era della Grecia), salverebbe il “culo” a paesi che stanno come noi o peggio di noi (Francia e Spagna) e creerebbe il precedente di soldi a fondo perduto (che tanto servirà a molti paesi per mitigare gli effetti della Brexit). Secondo me non si sfugge da questa situazione: si deve solo capire come avverrà questa catastrofe politica. Giuseppi (che, bisogna riconoscere, è molto abile ed intelligente) cerca sia una via di uscita per sé (Corte Costituzionale?) che di guadagnare tempo (prolungando il più possibile lo stato di emergenza). Nel frattempo gli altri politici cercano strade del post Giuseppi. Visto che i parlamentari non vogliono andare alle elezioni anticipate (perderebbero il loro stipendio) le strade possibili sembrano essere solo due. O si allarga la maggioranza con Berlusconi, ormai diventato costola della sinistra e riconosciuto apertamente da alcuni maggiorenti del PD come padre della patria (forse sarà nominato senatore a vita per gli alti meriti acquisiti…) o si fa partire un governo tecnico guidato da Draghi. Ma questa ipotesi (che sarebbe certamente più digeribile per il popolo della sinistra) su quale maggioranza si fonderebbe? Queste incognite saranno sciolte solo dopo la pausa estiva quando capiremo se finiremo nella padella o nella brace. Purtroppo non mi sembra che il fato ci conceda altre alternative.

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