La procura di Milano indaga sull’associazione della Lega

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-07

Ora sulla onlus Più Voci si è appuntata l’attenzione anche della Procura di Milano, dove Centemero non risulta indagato

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L’associazione PiùVoci è oggetto di un’indagine da parte della procura di Milano. Lo scrivono oggi Gianni Barbacetto e Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano che puntano il dito sull’associazione gestita dal tesoriere della Lega Giulio Centemero e su alcune donazioni che potrebbero costituire finanziamento illecito.

NELLA CAPITALE, i magistrati Paolo Ielo, Luigia Spinelli e Barbara Zuin stanno esaminando i 250 mila euro che nel 2015 l’associazione Più Voci ha ricevuto da una società che era riconducibile al gruppo di Luca Parnasi, l’imprenditore romano poi finito sotto inchiesta con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica amministrazione, come la corruzione.

È proprio indagando sul costruttore che gli investigatori ascoltano alcune conversazioni in cui si fa cenno a versamenti alla Più Voci. Viene intercettato un dialogo avvenuto dopo che Parnasi era stato contattato da un giornalista dell’Espressoche aveva chiamato per avere chiarimenti proprio sui 250 mila euro, versati alla onlus in due tranche da 125mila. Il commercialista Gianluca Talone propone a Parnasi: “Cerchiamoci una giustificazione, perché è stata fatta l’erogazione liberale!”. E Parnasi replica: “Possiamo giustificare che abbiamo un progetto ex post! Se no bisognerebbe incontrarli domattina, capito? Dovremmo fare… se tanto firmo io basta fare un pezzo di carta”. E poi aggiunge: “Posso chiamare Giulio Centemero, è il braccio dest ro !”. In seguito però ci ripensa: “Andrea (Manzoni, commercialista, membro del consiglio dell’associazione Più Voci, estraneo alle indagini, n d r) va benissimo! Chiama Andrea da un fisso ufficio, e dici: ‘Senti, ci ha chiamato L’Espresso!’”.  […]

Questa è la vicenda romana. Ora sulla onlus Più Voci si è appuntata l’attenzione anche della Procura di Milano, dove Centemero non risulta indagato. Nel mirino dei magistrati c’è un altro contributo sul quale si tiene il massimo riserbo. Ma è un’inchiesta che potrebbe riservare nuove sorprese.

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