Politica

Dino Giarrusso resta iena anche se le Iene non vogliono

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-07

“Mi ha autorizzato Quentin Tarantino in persona, dicendomi che vuole bene alle Iene ma ora anche basta con questa cosa di usare il nome del suo film per fare audience”

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Il Fatto Quotidiano spiega come ha preso Dino Giarrusso l’appello delle Iene a non vestirsi da Iena per raccattare voti in Sicilia, dove è candidato all’europarlamento con il MoVimento 5 Stelle. Lorenzo Giarelli sul quotidiano di Travaglio prima nota

Il primo, per i più acuti osservatori: nel bigliettino, così come in molti manifesti, manca il nominativo del committente responsabile, ovvero della persona che per legge ogni candidato deve scegliere per gestire spese e introiti della propria campagna elettorale. Una legge del 1993, resa ancor più stringente quest’anno, prevede infatti che “tutte le pubblicazioni di propaganda elettorale a mezzo di scritti, stampa o fotostampa, radio, televisione (…) debbono indicare il nome del committente responsabile”.

Obiettivo: rendere trasparente chi gestisce i soldi raccolti per la campagna elettorale. Che però, per legge, inizia solo trenta giorni prima del voto, motivo per cui Giarrusso minimizza la mancanza: “Per questo sui miei bigliettini non c’è il nome del committente. Li ho stampati tempo fa e a qualcuno magari è arrivato adesso”. Sui prossimi ci sarà questo nome? “Certamente, rispetto le regole al cento per cento”.

Il soprannome “Detto Iena” rimarrà, anche sulle schede, perché “lo chiedono i siciliani” (cit.):

“Qui nelle isole in tanti mi chiamano così, mi gridano per le strade ‘Ienaaa!’”. Eppure alla trasmissione non l’hanno presa bene, tanto che hanno persino chiesto a Dino di cambiare look: “A Giarrusso i migliori auguri per il futuro – ha scritto la redazione in una nota – sperando però che la smetta con il vizio di vestirsi come noi, rimettendo la divisa nell’armadio, e di usare il passato a Le Iene per la sua campagna elettorale”.

Robetta al cospetto di una campagna elettorale lanciatissima: “Mi ha autorizzato Quentin Tarantino in persona, dicendomi che vuole bene alle Iene ma ora anche basta con questa cosa di usare il nome del suo film per fare audience”.

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