Il Coronavirus in Puglia e il positivo sul traghetto a Bari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-19

«Ora probabilmente dobbiamo fare lo screening di tutti i passeggeri che erano a bordo di quel traghetto», ha detto Emiliano spiegando che «questi due positivi ci dimostrano che abbiamo una capacità di reazione molto veloce»

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Sono quattro i nuovi positivi al Coronavirus rilevati ieri in Puglia dopo alcuni giorni caratterizzati da zero contagi. Due casi riguardano persone giunte dall’estero: un cittadino albanese, arrivato a Bari in traghetto, e un bulgaro arrivati in auto. Entrambi risiedono in provincia di Brindisi. Dopo la riapertura dei confini tra regioni in Puglia – ha detto il governatore Emiliano – sono arrivate 95mila persone.

Il Coronavirus in Puglia e il positivo sul traghetto

Ieri abbiamo parlato del paziente positivo nel reparto di cardiochirurgia dell’ospedale Fazzi di Lecce. Il tampone di controllo nei suoi confronti ha dato esito negativo, ma il reparto è stato chiuso precauzionalmente. Spiega oggi il Corriere del Mezzogiorno che a far scattare di nuovo l’allarme è stata la circostanza che due dei pazienti positivi (ricoverati entrambi al Policlinico di Bari) sono giunti nei giorni scorsi in Puglia.

Ed è stato possibile individuarli perché hanno dichiarato sintomi al loro arrivo. «La sorveglianza è altissima – ha detto il presidente della Regione Michele Emiliano, secondo il quale dalla riapertura degli spostamenti fr aregioni in Puglia sono arrivate circa 95mila persone –. Non possiamo più permetterci un lockdown. Grazie al sistema del segnalamento le due positività sono state prontamente diagnosticate. L’uomo dalla Bulgaria è arrivato in macchina mentre l’altro è arrivato a Bari a bordo di un traghetto dall’Albania.

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«Ora probabilmente dobbiamo fare lo screening di tutti i passeggeri che erano a bordo di quel traghetto», ha detto ancora Emiliano spiegando che «questi due positivi ci dimostrano che abbiamo una capacità di reazione molto veloce. L’App Immuni – ha aggiunto – dovrebbe darci una mano, ma fino ad ora non abbiamo avuto segnalazioni particolari e la tanto vituperata agendina dove abbiamo chiesto a ciascuno all’arrivo in Puglia di segnare i propri contatti, se viene utilizzata è semplice, non viola la privacy e, se dovesse servire, aiuta la memoria e questo potrebbe essere molto importante. Quindi App Immuni, prendere gli appunti quando si incontrano delle persone e soprattutto avere accortezza perché se si rientra da un Paese a rischio dove si sono avuti dei contatti, ai primi sintomi bisogna immediatamente, come hanno fatto questi due positivi, recarsi al pronto soccorso e informare i medici di famiglia in modo tale da consentire una immediata reazione».

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