Il paziente positivo al Coronavirus all’ospedale Fazzi di Lecce

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-18

Il reparto di Cardiochirurgia è stato chiuso prudenzialmente per consentire lo screening del personale e la sanificazione di tutti i locali

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La direzione medica dell‘ospedale “Vito Fazzi” di Lecce ha disposto il blocco dei ricoveri nel reparto di Cardiochirurgia a causa della positività a COVID-19 di un paziente operato e ricoverato nella stessa unità operativa. L’uomo, che era risultato positivo al Coronavirus SARS-COV-2 diverse settimane fa e poi risultato guarito, come emerso dall’esito negativo di diversi tamponi, è risultato poi nuovamente positivo al tampone cui è stato sottoposto prima delle dimissioni.

Il paziente positivo al Coronavirus all’ospedale Fazzi di Lecce

Le sue condizioni di salute sono buone, non presenta i sintomi clinici peculiari dell’infezione. Il reparto è stato chiuso prudenzialmente per consentire lo screening del personale e la sanificazione di tutti i locali. Al termine di queste operazioni l’attività riprenderà a pieno regime. il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro, ha intanto fatto sapere che ieri c’è stato un decesso e nessun caso positivo oggi in Puglia, su 2661 test eseguiti per il coronavirus.

ospedale vito fazzi lecce

Il decesso è stato registrato in provincia di Bari. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 154.482 test. 3.656 sono i pazienti guariti. 324 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi COVID-19 in Puglia è di 4.516. Intanto il direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, ha firmato due delibere che “riaprono” le strutture sanitarie alle visite dopo un periodo di stop di oltre tre mesi dovuto all’emergenza coronavirus. “Le delibere sono state già trasmesse – spiega all’Ansa Montanaro – adesso stiamo provvedendo anche ad inviare le circolari per esplicare le modalità con cui dovranno avvenire le visite nelle diverse strutture”. Le Rsa possono anche tornare ad accettare nuovi anziani, purché si siano dotate di un’area per l’isolamento di casi sospetti.

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