Il sindaco di Colleferro chiede l’ergastolo per i fratelli Bianchi per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-26

Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro, chiede in un’intervista a Fanpage l’ergastolo per i fratelli Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte: la sentenza di primo grado è attesa il 4 luglio

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“Credo che tutti noi ci aspettiamo che la pena giusta – perché noi chiediamo una pena giusta – sia quella chiesta dal pubblico ministero”, cioè l’ergastolo. In un’intervista a Fanpage, il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna torna sul processo per l’omicidio di Willi Monteiro Duarte, la cui sentenza è stata anticipata al prossimo 4 luglio, come annunciato dal giudice della Corte di Assise del Tribunale di Frosinone, che inizialmente aveva fissato come data il 14 luglio. Sul banco degli imputati Marco e Gabriele Bianchi – per i quali è stato chiesto l’ergastolo, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, entrambi sanzionabili, secondo il pm, con 26 anni di reclusione.

Il sindaco di Colleferro chiede l’ergastolo per i fratelli Bianchi per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte

Oggi nell’aula della Corte di Assise del Tribunale di Frosinone ad ascoltare le tesi difensive dei fratelli Bianchi erano presenti anche i genitori di Willy. “Ci hanno dato sempre grande dimostrazione di dignità e di onorabilità – ha aggiunto Sanna nell’intervista – sono stati molto in silenzio. Hanno così espresso una posizione quasi educativa nei confronti degli altri. In un momento storico dove si cerca sempre di apparire, anche nel dolore, loro ci hanno ricordato invece quanto il dolore può essere composto. Una cosa più di tutte mi ha colpito: la volontà netta, nitida e subito chiara di onorare la memoria del figlio non semplicemente per il grande dolore del distacco, ma come monito agli altri ragazzi, come occasione di insegnamento agli altri ragazzi”. Lucia Monteiro Duarte, madre della vittima, uscendo dall’aula ha dichiarato ai giornalisti: “Willy non si è ucciso da solo, qualcuno è stato”.

Le dichiarazioni spontanee di Gabriele Bianchi

Di fronte ai magistrati Gabriele Bianchi questa mattina ha reso alcune dichiarazioni spontanee: “Non sono io il responsabile della morte di Willy. In passato posso aver commesso errori, ma vi prego di credermi che Willy non l’ho toccato con un dito. Vorrei tornare a quella notte e cambiare tutto, il pm mi ha descritto come non sono. Non sarei stato in grado, anche volendo, di fare ciò di cui mi si accusa. Vi parlo con il cuore in mano, ho sempre detto la verità”.

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