Per Salvini stare in Senato è una perdita di tempo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-21

Ieri si lamentava a Palazzo Madama per i ritmi di voto sugli emendamenti. Ma forse perché doveva andare alla presentazione del libro di Vespa

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Marco Cremonesi sul Corriere della Sera oggi ci spiega che per Matteo Salvini stare in Senato è una perdita di tempo. Perché i ritmi dell’Aula di Palazzo Madama non si confanno con quelli del Capitano:

«Pazzia! Quelli non sono d’accordo su niente, niente… e fanno perdere alla gente mucchi di tempo». Se si vuol vedere impazzire Matteo Salvini bisogna fermare il suo moto perpetuo: semplicemente, esce dai gangheri. È accaduto anche ieri pomeriggio, al Senato, quando un pacchetto di emendamenti della maggioranza avrebbe dovuto essere pronto per le 16. Il voto è slittato oltre le 18 e il leader leghista è apparso ai suoi una furia: «Ma che cosa aspettano a farsi da parte?».

In realtà Salvini aveva un impegno: doveva andare alla presentazione del libro di Bruno Vespa.  Da lì ha detto la sua sul pignoramento dei conti correnti, che sarebbe un’Unione Sovietica fiscale. Peccato che si potesse fare anche prima.

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L’agenda di Salvini è una macchina che non prevede il vuoto, il programma è sempre serrato: radio e televisioni la mattina presto, comizi (seguiti ciascuno da oltre un’ora di selfie), incontri più o meno riservati. In questo periodo, quelli con parecchi aspiranti leghisti: ieri il deputato azzurro Antonino Minardo ha annunciato la sua adesione alla Lega (al grido di «Io sono un terrone»), mentre oggi il capo leghista sarà a Sorrento e Positano, i cui sindaci si sono scoperti salviniani. Gli unici momenti a cui Salvini dedica poco tempo sono i vertici con gli alleati.

Quello con Berlusconi «è durato 6-7 minuti», non sufficienti a trovare un accordo su candidato in Calabria. Insomma, la perdita di tempo esaspera l’ex ministro. Soltanto Giuseppe Conte, «il bugiardo», suscita reazioni altrettanto animo se nel leader leghista. E del resto, nei suoi ragionamenti, la saldatura tra il premier e il tempo sprecato ricorre di continuo. Soprattutto ora che il leader leghista è entrato in modalità «propaganda» per le elezioni in Emilia-Romagna. Quelle, Salvini ne è convinto, che metteranno fine al governo giallorosso, «la perdita di tempo più colossale». E così, ieri il leader leghista è arrivato alla presentazione del libro di Bruno Vespa, Perché l’Italia diventò fascista, ancora irritato per il paio d’ore con le mani in mano a Palazzo Madama.

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