Per Salvini c’è solo il M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-04-08

«Credo che al di là delle chiacchiere di questi giorni, ci sia una possibilità concreta di costruire il governo tra centro destra e 5Stelle», dice il leader della Lega

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In un’intervista rilasciata a Marco Cremonesi sul Corriere della Sera oggi, Matteo Salvini ribadisce che l’unica via per il centrodestra è tentare un’intesa con il MoVimento 5 Stelle. Il segretario della Lega chiude a ogni possibilità di intesa con il Partito Democratico e spiega che il M5S è l’unico che ha in comune qualcosa con il programma del centrodestra e della Lega:

Anche Silvio Berlusconi pare avere la tentazione di dialogare con il Pd. Ne parlerete oggi ad Arcore?
«Eccome. Ho visto che anche Renato Brunetta continua a tirare fuori questa storia. Voglio dirlo chiaro: si scordino di fare un governo con il Pd. Se c’è un tentativo da fare, è con i 5 Stelle. Ma guardi che non è una mia fissazione, ma una cosa ovvia».

Perché ovvia?
«Scusi,me lo dica lei: se voglio cancellare la riforma Fornero, se voglio riformare il mondo del lavoro e la scuola ed espellere gli immigrati clandestini, con chi dovrei fare queste cose? Con quelli che ci hanno portato fino a qui? Invidio Di Maio per la sua fantasia, ma credo che non sarebbe serio. E neanche possibile».

Al primo giro di consultazioni al Colle, il centrodestra è andato diviso. Che cosa è cambiato?
«Al primo giro, siamo andati — con mio stupore — dicendo cose diverse. È chiaro che se andiamo in giro dicendo cose diverse, si fa il buon gioco di chi sostiene che siamo divisi. Dunque, parleremo con una voce sola, quella scelta dagli italiani che hanno portato il centro destra a guida Salvini a essere la coalizione
più votata. E così, toglieremo ogni alibi a Luigi Di Maio».

luigi di maio matteo salvini
Vignetta di El Giva

Del resto anche secondo i sondaggi gli elettori grillini preferiscono il Carroccio. Salvini spiega che però ci sarebbero problemi anche per un accordo con i grillini in chiave europea:

Divisi, un po’ lo siete. Sull’Europa, per esempio.
«È vero, quello è un nodo fondamentale. E non solo con Berlusconi. Io non posso andare al governo conchi fino ad oggi ha detto soltanto signorsì a Bruxelles. Di Maio ora dice che loro rimarranno fedeli all’Ue…».

Anche voi sembrate meno incendiari di un tempo.
«Io invece l’ho detto anche al presidente Mattarella: a breve ci saranno scadenze importanti, noi intendiamo rispettare gli accordi fino a quando garantiscono il benessere degli italiani. Se invece il rispetto dei parametri significasse chiusura di altre aziende, precariato e povertà, per noi non esiste. Oggi lo dirò anche a Berlusconi: se il centrodestra deve parlare con una sola voce, quella voce deve essere chiara».

Dieci giorni fa diceva che c’era il 50% di probabilità di elezioni. Oggi come rivedrebbe quella percentuale?
«Credo che al di là delle chiacchiere di questi giorni, ci sia una possibilità concreta di costruire il governo tra centro destra e 5Stelle».

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