Opinioni
Il Partito Sardo d'Azione contro Beppe Grillo
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-09-25
“Belin, c’è una puzza di ascelle che neanche nel Partito sardo d’azione”. Sta provocando un putiferio in Sardegna la frase che il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo avrebbe detto in un disco-pub durante una festa del movimento, come riportato dal quotidiano Il Messaggero in un articolo di Mario Aiello. La risposta del segretario […]
“Belin, c’è una puzza di ascelle che neanche nel Partito sardo d’azione”. Sta provocando un putiferio in Sardegna la frase che il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo avrebbe detto in un disco-pub durante una festa del movimento, come riportato dal quotidiano Il Messaggero in un articolo di Mario Aiello. La risposta del segretario nazionale del Psd’Az non si fa attendere: “In quasi un secolo di storia il Partito sardo d’azione ha superato i tempi della monarchia e della dittatura ed e’ stato presente nell’Assemblea costituente e nelle istituzioni repubblicane senza mai dover cambiare il proprio nome, il proprio simbolo, i propri ideali- le parole del consigliere regionale-. Siamo da sempre, fieramente ed orgogliosamente, un partito rappresentativo di un popolo e di una terra alla quale Grillo dovrebbe rispetto e deferenza. Bene farebbe Grillo a fare ammenda e chiedere pubblicamente scusa ai sardi ed al Partito sardo d’azione”. Sulla vicenda interviene anche il presidente del Partito dei sardi Paolo Maninchedda: “Mentre il mondo trova nuove frontiere per rappresentare i mille modi di partecipare alla modernità e alla civiltà senza diventare tutti di plastica e tutti uguali, nelle latitudini settentrionali dell’Italia permane il pregiudizio, permane in profondita’, tanto in profondità da essere identificato da un comico intelligente come un oggetto su cui far ridere”.
Grillo, sottolinea l’ex assessore regionale, “che è veramente uno dei più acuti nel valorizzare i ragionamenti deducibili semplicemente lavorando sui sinonimi e i contrari, sa perfettamente, lo sa inconsciamente, che se avesse detto: ‘Oh, c’è una puzza di ascelle che manco nella Lega’, nessuno avrebbe riso, perché sulla Lega l’ironia può scattare sui pignoramenti, oppure finanziamenti ai figli dei leader, oppure sulle fidanzate dei leader, ma non sulla puzza di ascelle”. Perché?, conclude Maninchedda: “Perché la Lega è il Nord, e nel Nord ci stanno tutti quelli che erano lì con Grillo e che si sarebbero sentiti un po’ toccati da un’assimilazione Nord-Ascella”.