I 155 parlamentari M5S in ritardo con le restituzioni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-16

Entro il 10 maggio avrebbero dovuto contabilizzare le restituzioni di gennaio e febbraio, ma oltre la metà non l’ha fatto

article-post

155 parlamentari dei 326 M5S in Parlamento sono in ritardo con i pagamenti. Entro il 10 maggio avrebbero dovuto contabilizzare le restituzioni di gennaio e febbraio, ma oltre la metà non l’ha fatto. Annalisa Cuzzocrea ed Emanuele Lauria spiegano su Repubblica:

Al primo fondo, per il contrasto della povertà educativa infantile, sono andati 970mila euro delle passate restituzioni. Ma altri 590mila, dovevano andare a un fondo per il diritto al lavoro dei disabili. E 440mila a quello contro la violenza sulle donne. Non pervenuti perché quei fondi non sono attivi. Non c’è ancora un codice iban cui versare, almeno a quanto trapela dai direttivi di Camera e Senato.

Che assicurano: è un problema che si risolverà presto. Ma non riescono a fermare i sospetti di molti deputati e senatori, già indispettiti per il fatto che, secondo il regolamento varato mesi fa, i fondi residui che rimarranno sul conto del comitato per le restituzioni andranno, al momento dello scioglimento, all’associazione Rousseau presieduta da Davide Casaleggio.

rendiconto m5s restituzioni regolamento 2018 rousseau - 5

E quando è previsto lo scioglimento del comitato? Entro 90 giorni dalla fine della legislatura. Se si interrompesse bruscamente, dicono i parlamentari più riottosi, ci sarebbero altri soldi per la già nutrita cassaforte M5S (cui vanno già obbligatoriamente 300 euro al mese per ogni deputato, senatore, membro del Parlamento europeo o consigliere regionale).

Leggi anche: Chiara Appendino indagata per le consulenze di Pitbull al Salone del Libro

Potrebbe interessarti anche