Padellaro risponde a Renzi sul reporter intimidito e le gambe da spaccare a Sallusti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-04

L’ex direttore del Fatto, minacciato di querela, torna sui due episodi evocati a In Onda

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Matteo Renzi ha annunciato che querelerà l’ex direttore del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro per il suo intervento alla trasmissione In Onda Estate di giovedì scorso in cui, parlando di Salvini e del videoreporter di Repubblica Valerio Lo Muzio aggredito nella storia della moto d’acqua, aveva detto che anche Renzi non era esente da aggressioni nei confronti della Stampa:

Impaziente di vederlo finalmente in un’“aula di tribunale”, gli darò una mano reiterando il reato che non c’è. Ho infatti detto che l’arroganza di Matteo Salvini verso i giornalisti che fanno il loro mestiere ha dei precedenti. E ho citato il collega del Corriere della Sera Marco Galluzzo che qualche estate fa in Versilia la scorta dell’ex statista di Rignano tentò di intimidire solo perché s’informa va sulle tariffe di un lussuoso hotel della zona. Presso il quale Renzi e i suoi cari avevano ottenuto affettuosa ospitalità. Trattamento subìto da Galluzzo che tutti in studio ricordavano e che il direttore del Corriere, Luciano Fontana, in collegamento, non ha certo smentito.

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Pagina 209 del libro di Ferruccio De Bortoli “Poteri forti (o quasi)”

L’episodio che riguarda Galluzzo e la storia dei servizi segreti a Forte dei Marmi è stato raccontato da Ferruccio De Bortoli nel suo libro POteri Forti o quasi, che riportava anche la vicenda di Maria Elena Boschi e Ghizzoni di Unicredit. Poi c’è la frase su Sallusti, anch’essa stranota:

Ho accennato anche all’amichevole telefonata subita dal direttore del Giornal e, Alessandro Sallusti (“ti spacco le gambe”) da parte di un tipo che sosteneva di essere il presidente del Consiglio. Dunque grazie di cuore allo spericolato querelante perché, con la sfilata di testimoni e testimonianze che intendiamo richiedere, forse per la prima volta un personaggio politico risponderà dei suoi comportamenti con la stampa.

S’intende che, nel caso il Renzi fosse condannato a versare un risarcimento per la sua lite temeraria, m’impegno a devolvere la relativa somma ai risparmiatori truffati di Banca Etruria e ai dipendenti lasciati sul lastrico dall’intraprendente Babbo.

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