Il papà indagato per l’incidente con le fiamme all’asilo ha confermato di aver portato il liquido infiammabile

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-09

Interrogato dagli investigatori, Roberto Tornicelli ha ammesso di aver portato nell’asilo San Zeno di Osio Sopra tutto il materiale che ha poi causato l’incidente con le fiamme nel quale sono rimasti ustionati 5 bambini, di cui due in modo grave

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C’è un solo indagato, al momento, per l’incidente con il liquido infiammabile che ha provocato ustioni a 5 bambini e tre adulti in un asilo di Osio Sopra, vicino Bergamo: è Roberto Tornicelli, uno dei genitori impegnato con i piccoli studenti nell’attività di orienteering, nella quale gli scolari imparano a leggere le mappe. L’accusa nei suoi confronti è di lesioni colpose gravissime. Interrogato per due ore dalla pm Silvia Marchina, l’uomo ha confermato che tutto il materiale che poi ha causato l’incidente era stato portato da lui: le pietre per allestire il braciere, una pentola e il flaconcino di bioetanolo. L’idea era quella di arrostire dei marshmallow, ma quando è stato gettato ulteriore liquido infiammabile sulla padella si sono liberate delle fiamme fortissime che hanno causato gravi ferite a tutti quelli intorno al braciere.

Il papà indagato per l’incidente con le fiamme all’asilo ha confermato di aver portato il liquido infiammabile

Una piccola del paese, che proprio quel giorno – lo scorso 30 maggio – compiva 4 anni, e un suo coetaneo sono in ospedale, rispettivamente al Buzzi e al Niguarda di Milano, in condizioni ancora molto serie. La dirigente scolastica della scuola San Zeno, Simonetta Nava, aveva dichiarato nei giorni seguenti l’incidente: “Non è mai stata un’attività prevista né contemplata, io mi chiedo come possano avere fatto una cosa del genere senza autorizzazione”, riferendosi al falò. Gli inquirenti vaglieranno anche queste informazioni cercando di stabilire se le intenzioni di Tornicelli fossero condivise con la scuola. Secondo una prima ricostruzione l’incidente sarebbe avvenuto in questo modo: il liquido infiammabile è stato versato nella pentola, riempita di pietre. Poi sarebbe stato utilizzato un accendino per dare fuoco, che però sembrava non aver attecchito, probabilmente per la troppa luce diretta del Sole. Quindi è stato aggiunto altro bioetanolo, che ha provocato l’esplosione delle fiamme.

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