Fact checking
Capodanno, la nuova ordinanza anti-botti di Raggi
Alessandro D'Amato 29/12/2017
La sindaca annuncia che gli uffici sono al lavoro per l’ordinanza anti-botti. L’anno scorso finì tutto in vacca a causa di alcuni errori formali e sostanziali contenuti nell’atto. Quest’anno sarà quello giusto?
“Sì”, ci sarà un’ordinanza anti-botti per Capodanno. “Gli uffici stanno lavorando come accade anche in altre città italiane”: lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi a margine della conferenza stampa in cui ha presentato le azioni per il rilancio e lo sviluppo dell’Istituto di previdenza e assistenza per i dipendenti di Roma Capitale (Ipa).
La nuova ordinanza anti-botti di Virginia Raggi
La prima cittadina del Campidoglio quindi ci riprova dopo che l’anno scorso la sua ordinanza anti-botti era stata annullata dal Tribunale amministrativo regionale per alcuni vizi di forma e di sostanza, scatenando una serie di clamorose teorie del complotto tra gli attivisti grillini pronti a puntare il dito contro i giudici e i Poteri Forti ™. In realtà le cose andarono all’epoca in maniera leggermente diversa rispetto a quanto inventato dai professionisti delle Trame Oscure Altrui e sicuramente il Campidoglio avrà fatto felicemente tesoro di quell’esperienza per non ripetere gli stessi errori dell’altra volta.
All’epoca infatti presentarono ricorso al TAR due associazioni di categoria: ANISP, ovvero l’Associazione Nazionale Imprese Spettacoli Pirotecnici e ASSPI, l’Associazione Pirotecnica Italiana. Gli uffici del Campidoglio poi ci misero del loro nel fare in modo che il Tar avesse modo di annullare l’ordinanza: ad esempio l’ordinanza non era stata inoltrata alla prefettura (come invece è prassi) prima di essere pubblicata nell’albo pretorio del comune. Inoltre, come spiegava all’epoca Rinaldo Frignani sul Corriere della Sera di Roma c’era una circolare emanata dal Prefetto di Rovigo (che aveva chiesto parere al Ministero in merito ad un’ordinanza analoga) dove si sottolineava che il ricorso al provvedimento extra ordinem può essere giustificato solo in caso di urgenza e pericolo e non sembrava che il rituale ripetersi dei festeggiamenti di Capodanno presenti le caratteristiche necessarie per giustificare un’ordinanza contingibile e urgente come quella di Roma (e come tante altre). Vale a dire: Capodanno non è un’emergenza e quindi non è possibile utilizzare uno strumento pensato per le emergenze.
Come sarà la nuova ordinanza anti-botti?
C’era inoltre la questione relativa al fatto che non sembrava plausibile poter vietare l’utilizzo di prodotti con certificazione CE, ovvero di prodotti che hanno già superato il test di impatto ambientale e quindi la normale soglia di tollerabilità umana e animale (le associazioni di categoria sottolineano che così facendo i consumatori acquisteranno botti illegali). Infine oltre all’insussistenza dei presupposti di un’ordinanza a carattere urgente il divieto avrebbe dovuto essere modulato su specifiche aree “sensibili” e non sull’intero territorio comunale in maniera indiscriminata (cosa che peraltro lo rende inapplicabile dal punto di vista pratico). Insomma l’ordinanza in sé presentava qualche problema e per questo venne bocciata.
Sicuramente quindi la nuova ordinanza anti-botti di Virginia Raggi avrà fatto tesoro dell’esperienza dell’anno scorso evitando gli errori marchiani che hanno portato all’annullamento. Anche se c’è da riflettere sulla tempistica: quella dell’anno scorso partiva dal 29 dicembre; oggi è già il 29 dicembre e probabilmente l’ordinanza uscirà oggi o stasera. Quando, ma questa è soltanto una coincidenza, i tribunali amministrativi sono chiusi. Ci sarà il tempo per l’adeguata conoscenza da parte della popolazione? O questo ritardo porterà al rischio di annullamento delle eventuali multe (l’anno scorso arrivavano a 500 euro)?