Gli onanisti virtuali che “venerano” la “dea Virginia Raggi”

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-08-23

Apprezzamenti pesanti, insulti e qualche uscita involontariamente comica come quella del tizio che è disposto a riparare tutte le buche di Roma per amore della “dea”. È l’ennesimo gruppo di segaioli dediti allo stupro virtuale, il primo dedicato ad una politica

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Ci siamo occupati già in varie occasioni degli onanisti virtuali che popolano Facebook. Gruppi di maschi di tutte le età dediti a quello che alcuni definiscono “stupro virtuale”. Non sono persone che condividono immagini pornografiche o foto di nudo. Sono veri e propri segaioli che si eccitano su normali foto di donne. Alcune di queste sono famose, altre invece sono amiche, compagne, fidanzate o ex degli autori dei post che sono ben contenti di “condividerle” con la massa.

Il gruppi dedicato alla Venerazione di Virginia Raggi

Un caso particolare è rappresentato dagli adoratori della “dea Virginia Raggi”. Proprio così: la sindaca della Capitale non ha solo un fan club di devoti e discreti ammiratori (il gruppo Innamorati di Virginia Raggi) ma anche un gruppetto di forsennati che si diverte a tributare sulle foto della Raggi. Cosa vuol dire tributare? In poche parole masturbarsi “in omaggio” alla sindaca. Magari facendo pure un video (da postare altrove) come prova della propria devozione. Omaggio naturalmente tutt’altro che gradito. Il gruppo, di qualche migliaio di membri, si chiama Venerando te Dea Virginia Raggi e nei toni e nei contenuti è del tutto simile a decine di altri gruppi di “adoratori” dedicati a questa o quella donna famosa o personaggio pubblico.

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Ora naturalmente nessuno impedisce di considerare Virginia Raggi una “dea” (qualsiasi cosa voglia dire) né di considerarla una sex symbol. Certo, sarebbe assai preferibile che la Raggi venisse considerata per quello che è: una donna che fa politica e che ha ricevuto dagli elettori e dai cittadini romani l’incarico di governare Roma. Ma proprio perché è una donna la Raggi – così come tante altre sue colleghe impegnate in politica – è oggetto delle attenzioni particolari di chi è abituato a trattare le donne come oggetti. O almeno è abituato a pensarlo, perché è tutto da stabilire che per gli adoratori della dea questo pensiero si traduca in azioni concrete.

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Nel gruppo di questi onanisti social non ci sono foto porno e nemmeno foto osé e rubate. Questa particolare categoria di persone si eccita a quanto pare guardando le apparizioni della Raggi nei talk show o addirittura con le foto e i video di propaganda che la sindaca usa sui suoi canali social. Materiale non certo hot ma a quello che manca ci pensa la fantasia degli utenti che – come se fossimo in un gruppo di autoaiuto – si danno man forte l’uno con l’altro.

Insullti e apprezzamenti volgari che finiscono per diventare molestie

I risultati a tratti sono comici, come quello che si dice disposto a riparare a mano tutte le buche di Roma “se la divina mi facesse leccare i suoi piedi”. E non è da escludere che alcuni utenti come spesso accade siano fake e troll che si divertono alle spalle dei veri adoratori della dea.

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Dal momento che il grado zero del feticismo online sono le foto dei piedi c’è quello che chiede “foto dei piedini della sindaca” e viene rapidamente accontentato da un “collega”. Una volta ottenuto quello che voleva il nostro onanista non manca di far sapere alla community quali sono i suoi propositi. Perché più che l’atto in sé conta la possibilità di condividerlo.

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C’è anche chi va alla ricerca – quasi fosse un’aula studio e si dovesse preparare un esame universitario – di persone “interessate per commentare e segare la Sindaca”.

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Mentre c’è addirittura un’utente che prende il coraggio a due mani e lo ammette: “sono lesbica e vorrei tanto annusare i piedini di Virgy mentre sforbiciamo”. Naturalmente è un troll ma qualcuno che ci crede davvero c’è.

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Ma non sarebbe un gruppo Facebook che si rispetti senza il sondaggione di quello che chiede “cosa fareste se vi dicesse potete scegliere di farm una cosa” tra quelle di un lungo elenco. Non lasciatevi ingannare dal fatto che la domanda non è formulata “cosa fareste se foste da soli con lei”, perché il senso e il risultato sono esattamente gli stessi. Si nasconde l’impulso sessuale dietro un’apparente (e inesistente) concessione da parte dell’oggetto del desiderio.

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Pur essendo un gruppi che “venera” Virginia Raggi gli utenti dimostrano davvero pochissimo rispetto per la sua persona, e soprattutto per la carica che rappresenta. Quei pochi devoti che non sono fake o troll lungi dall’essere fedeli ammiratori sono dei sessisti che provano piacere nel trattare una donna, una madre, come un oggetto per le loro fantasie sessuali. Siamo a tanto così dallo slut shaming e da altre pratiche di bullismo nei confronti di donne che sono vittime ignare di attenzioni bavose. L’ennesima dimostrazione che non è l’uso politico del corpo della donna che incentiva e autorizza certi comportamenti sessisti ma che sono gli uomini a usare il corpo della donna unicamente per uno scopo preciso. Tutt’altro che nobile.

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