E anche Nunzia Schilirò è positiva: “Ma quando guarirò riprenderò la mia battaglia”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-29

La vice questore di Roma idolo dei No Pass Nunzia Alessandra Schilirò è positiva al Covid insieme al marito: “Adesso stiamo abbastanza bene e, appena sarò guarita e non pericolosa per la comunità, riprenderò la mia battaglia”

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“Carissimi amici, pur non ritenendo quello che sto per dirvi una notizia ma, temendo strumentalizzazioni, mi pare giusto informarvi che io e mio marito oggi abbiamo ricevuto il risultato del tampone e, come avevamo immaginato dai sintomi, abbiamo preso il Covid”. A parlare, tramite un post su Facebook, è Nunzia Alessandra Schilirò, la vice questore di Roma sospesa con un procedimento disciplinare dal dipartimento di Pubblica sicurezza dopo il suo famoso intervento in Piazza San Giovanni a Roma del 25 settembre scorso contro il Green Pass in cui sosteneva che “l’unico virus è la paura”. Anche lei, quindi, colpita dal virus che ha portato alle restrizioni contro le quali si è sempre strenuamente battuta.

Nel suo lungo racconto, Schilirò prova a ricostruire l’accaduto: “Non sappiamo dove né quando, né chi dei due lo abbia contratto prima. Adesso stiamo abbastanza bene e, appena sarò guarita e non pericolosa per la comunità, riprenderò la mia battaglia per vedere rispettate la dichiarazione universale dei diritti umani, le norme europee, la Costituzione e, ancor prima, la libertà”. “Dall’esperienza – ha aggiunto – ho imparato che le terapie, se la persona colpita da Covid è in salute, possono essere un’arma per tramutare una malattia che può essere tragica in una situazione totalmente affrontabile. E questo è confermato anche dai dati e dalla maggior parte delle persone colpite da questo virus”. Chissà come prenderanno queste sue parole i suoi seguaci, che hanno sempre sostenuto la scarsa pericolosità del Covid, quando addirittura non ne hanno negato l’esistenza. “Non parlo di medicina perché non sono un medico né uno scienziato”, ha aggiunto, dimenticando quando lo scorso 14 novembre a Firenze parlava del vaccino definendolo “un siero genico sperimentale”.

“Nessuno potrà dire che non ho conosciuto il Covid – conclude – e certamente qualcuno dirà che sono stata fortunata, che l’ho preso in forma leggera ma, dopo la mia malattia, ho ancora più voglia di ribadire con forza il mio diritto di esprimere le mie opinioni. Agli esperti di medicina ricordo che la scienza è dubbio e che la legge è certezza. Agli esperti di medicina chiedo di trovare soluzioni e non dogmi”.

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