Notizie di oggi: la prima pagina del Fatto Quotidiano di oggi 13 luglio

di Maria Teresa Mura

Pubblicato il 2020-07-13

L’intervista di Marco Travaglio a Giuseppe Conte su Benetton e Autostrade è l’apertura della prima pagina del Fatto Quotidiano del 13 luglio con le notizie di oggi: La prima domanda di Travaglio a Conte: “Presidente Giuseppe Conte, è soddisfatto delle proposte di transazione di Atlantia, cioè della famiglia Benetton, per il nuovo assetto di Aspi, cioè di …

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L’intervista di Marco Travaglio a Giuseppe Conte su Benetton e Autostrade è l’apertura della prima pagina del Fatto Quotidiano del 13 luglio con le notizie di oggi:

Notizie di oggi la prima pagina del Fatto Quotidiano di oggi 13 luglio

La prima domanda di Travaglio a Conte: “Presidente Giuseppe Conte, è soddisfatto delle proposte di transazione di Atlantia, cioè della famiglia Benetton, per il nuovo assetto di Aspi, cioè di Autostrade per l’Italia?” – “Per nulla e le spiego perché partendo dall’ i nizio. Due anni fa, dopo il crollo del ponte Morandi, abbiamo avviato la procedura di contestazione, mettendo in discussione la concessione ad Aspi. La mia sensazione è che Autostrade, forte dei vantaggi conseguiti nel tempo e di una concessione irragionevolmente rinforzata da un intervento legislativo, abbia scommesso sulla debolezza dei pubblici poteri nella tutela dei beni pubblici. A un certo punto Aspi si è irrigidita confidando, evidentemente, nella caduta del mio primo governo. Con questo nuovo governo si èconvintadi avere forse delle carte da giocare e ha continuato a resistere. Solo all’ultimo si è orientata per una soluzione transattiva. La verità è che le varie proposte transattive fatte pervenire da Aspi non sono soddisfacenti. Lo Stato ha il dovere di valutarle per lo scrupolo di tutelare l’interesse pubblico nel migliore dei modi possibili. Ma adesso dobbiamo chiudere il dossier ed evitare il protrarsi di ulteriori incertezze”. Le altre notizie in prima pagina oggi sul Fatto. Un articolo di Virgina Della Sala e Laura Margottini sui sindaci che si oppongono al 5G: “Per l’assegnazione delle frequenze, lo stato italiano nel 2018 ha ricavato dalle aste 6,5 miliardi di euro e avviato sperimentazioni insieme ai maggiori operatori a Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera. Eppure, nel verbale dell’ultima riunione del Cobul (il Comitato perla Banda Ultra Larga) è stato segnalato che 500 comuni hanno “già vietato la posa di antenne 5G sul proprio territorio, ponendo seri rischi per la diffusione della tecnologia” Gli operatori hanno parlato della necessità di “semplificazioni procedurali”, l’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, del bisogno di una comunicazione più efficace “a supporto dei processi decisionali a livello locale”. Il timore di chi si oppone è che questa nuova tecnologia possa nuocere, con le sue antenne e le sue onde, perché non esistono certezze sui suoi effetti”, come stanno le cose ve lo avevamo spiegato qui.

 

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