Economia
No tax area allargata: 800 euro per dipendenti e pensionati
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-09-04
A Palazzo Chigi studiano un’estensione della no tax area da 8 a 10mila euro per dipendenti e pensionati. A beneficiarne sarebbero 2,3 milioni di italiani in più, tra lavoratori e pensionati. Per loro l’Irpef sarebbe azzerata, dunque niente tasse. Con un beneficio medio di 670 euro all’anno
Un’estensione della no tax area da 8 a 10mila euro per dipendenti e pensionati che porti fino a 800 euro anni in più in tasca alle due categorie. A beneficiarne sarebbero 2,3 milioni di italiani in più, tra lavoratori e pensionati. Per loro l’Irpef sarebbe azzerata, dunque niente tasse. Con un beneficio medio di 670 euro all’anno (da un minimo di circa 450 a un massimo di 800 euro). E una spesa per le casse dello Stato giudicata non del tutto proibitiva: 1,8 miliardi, secondo le prime proiezioni. L’intervento fiscale a favore di pensionati e lavoratori sta scalando rapidamente, racconta oggi Valentina Conte su Repubblica, la lista delle priorità di Palazzo Chigi per la prossima legge di stabilità, forte del fatto che nel 2015 l’allora premier Matteo Renzi aveva proposto di abbassare come ultimo atto di legislatura l’IRPEF. Questa riforma andrebbe a favorire i redditi molto bassi.
Oggi gli incapienti, ovvero coloro che si trovano sotto la soglia degli 8 mila euro di reddito annuo, sono oltre 7 milioni: non pagano tasse e non hanno ricevuto gli 80 euro. Grazie all’intervento del governo, il numero di contribuenti a Irpef zero si alzerebbe, sfiorando i 10 milioni totali. Il beneficio per i singoli non sembra trascurabile: 440-480 euro circa all’anno per lavoratori e pensionati con 9 mila euro di reddito e 740-820 euro con 10 mila euro di reddito. I fortunati metterebbero in tasca non solo l’Irpef, ma anche le addizionali comunali e regionali. Balzelli che per i redditi bassi pesano quasi quanto l’imposta madre, quella sul reddito. E che verrebbero così azzerati.
Il costo per lo Stato salirebbe e non di poco se a giovarsi della no tax area allargata fosse tutta la curva dell’Irpef – seppur con vantaggi decrescenti per 27 milioni di contribuenti – fino ai 55 mila euro di reddito. Servirebbero 4 miliardi in più e il conto totale sfiorerebbe i 6 miliardi. Troppi. E tra l’altro in grado di assicurare un risparmio medio di soli 185 euro all’anno alle fasce medio-alte. Il gioco non vale la candela, né contabile, né elettorale. Ecco perché il faro di Palazzo Chigi è ora puntato più in basso. Alzare la no tax area da 8 mila a 10 mila euro è un’idea buona. In continuità con analoghi interventi fatti per i pensionati nel 2015 e nel 2016.
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