Nicola Morra dice che il M5S deve dire sì ai giudici su Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-02-07

«È in gioco la nostra credibilità, e quindi la nostra identità. So che siamo profondamente cambiati rispetto alle origini, ma tra i nostri valori c’è la convinzione che chi è nel Palazzo non possa godere di un trattamento differente»

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Questa mattina alle 8 e 45 la in Giunta a Palazzo Madama verranno infine acquisite le carte prodotte da Salvini e verrà fissato il calendario per l’ulteriore trattazione del caso. Almeno altre 2 settimane o più in cui potrebbe succedere di tutto. Specie se nel frattempo il capo del Carroccio deciderà di mantenere le promesse. Ossia rilanciare con una sfida a tutto campo che fin qui gli ha fruttato consensi anche tra l’elettorato pentastellato, specie sulla questione dei migranti e della sicurezza. Nicola Morra, intervistato oggi dal Fatto Quotidiano, dice che il M5S deve dire sì ai giudici su Salvini:

Io credo che dovremmo chiedere al ministro dell’Interno un’accettazione tranquilla delle decisioni della magistratura. Perché secondo lui questo processo non va fatto?Ha paura o vuole spaccarvi, o entrambe le cose?
Va chiesto a Salvini. Se fossi al suo posto non mi sottrarrei mai, tranne che in caso di querele temerarie, come abbiamo stabilito a suo tempo nel Movimento. La certezza è che sul tema vi siete spaccati, anche in assemblea. Non c’è una lacerazione tra giovani o vecchi, etici o non etici. Tutti dobbiamo riassaporare l’humus del Movimento. E siamo convinti che Salvini e gli altri ministri non abbiano commesso alcun reato.

È in gioco la vostra identità?
È in gioco la nostra credibilità, e quindi la nostra identità. So che siamo profondamente cambiati rispetto alle origini, ma tra i nostri valori c’è la convinzione che chi è nel Palazzo non possa godere di un trattamento differente. Non possiamo ridurci a fare i cassazionisti, dopo aver proposto un sistema giudiziario con due gradi di giudizio.

Il filtro della Giunta è previsto dalle norme.
Io proposi di non far parte di nessuna Giunta, e comunque di votare sempre sì a qualunque richiesta. Un politico non deve mai essere al di sopra della legge.

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