Attualità
‘Ndrangheta, la mappa delle cosche al Nord
neXtQuotidiano 21/12/2019
n giro d’affari stimato in 54 miliardi di euro che ruota attorno alla diversificazione degli investimenti. E punta al Nord dell’Italia, come mostrano le indagini di questi tempi
Gli affari della ’ndrangheta valgono quasi quanto il 4% del Pil italiano. Un giro d’affari stimato in 54 miliardi di euro che ruota attorno alla diversificazione degli investimenti. E punta al Nord dell’Italia, come mostrano le indagini di questi tempi (l’ultima ha portato in galera l’assessore di Fratelli d’Italia in Piemonte Roberto Rosso) e i 3,2 miliardi totali di sequestri effettuati tra il 2015 e i primi cinque mesi del 2019, secondo i report della Guardia di Finanza. Il Sole 24 Ore riepiloga oggi i numeri dell’infiltrazione settentrionale delle ‘ndrine:
Tra il 2015 e i primi cinque mesi del 2019, infatti, gli investigatori delle Fiamme gialle hanno ricostruito flussi finanziari della ’ndrangheta, tanto che in quel periodo il valore complessivo dei sequestri e delle confische è stato pari a 4,6 miliardi di euro (3,2 miliardi di sequestri e 1,4 di confische). Parallelamente gli investigatori dello Scico hanno anche ricostruito il “sistema” attraverso cui opera la “moderna impresa mafiosa o a partecipazione mafiosa”.
Risulta che le organizzazioni criminali prediligono muoversi sul mercato con società di capitali e, in particolar modo, di società a responsabilità limitata, ovvero una struttura aziendale nella quale è più agevole “confondere” il capitale di illecita provenienza con quello legale e l’identità stessa degli effettivi soci, specie se occultati dietro figure di “teste di legno” e di società prive di effettiva consistenza, ma costituite al solo scopo di fungere da “paravento”.
Ma c’è anche Roma:
Il caso del boss Razionale, emerso nell’inchiesta della Dda di Catanzaro e dei carabinieri del Ros è eloquente per spiegare il metodo attraverso cui “inquinare” il mercato. Razionale, che ormai da anni ha abbandonato San Gregorio d’Ippona, investe regolarmente in negozi a Roma. Stando a una relazione investigativa, il suo obiettivo è di «impiegare – si legge – ingenti capitali in contanti, per ottenere profitti». Investimenti che partono dalla costituzione di un gruppo societario, la Mother Holding srl.
Negli atti si scopre che Razionale mette a punto un progetto, «specificando che le varie attività commerciali in cui avrebbero investito sarebbero state in tutta Italia, da Vibo Valentia a Milano, Roma, indicando esattamente i locali (commerciali, ndr|) da rilevare». «Milano ci aspetta dice nelle intercettazioni – ce ne vogliono altri a Roma…a via dei Coronari e altro in altro posto».
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