La monnezza di Roma va a Civitavecchia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-24

Ieri la prima cittadina ha annunciato che, come sindaco della Città metropolitana, ordinerà alla discarica di Civitavecchia di ricevere più rifiuti di Roma. L’impianto è a Fosso del Crepacuore, ed è di proprietà della società Mad. Che però dice che non c’è spazio

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Virginia Raggi ha deciso: parte della monnezza di Roma andrà a Civitavecchia. Ieri la prima cittadina ha annunciato che, come sindaco della Città metropolitana, ordinerà alla discarica di Civitavecchia di ricevere più rifiuti di Roma. L’impianto è a Fosso del Crepacuore, ed è di proprietà della società Mad.

La monnezza di Roma va a Civitavecchia

E il proprietario dell’impianto, che avrebbe tutto l’interesse ad accogliere più rifiuti perché significherebbe fatturare cifre più alte, spiega che, anche volendo, tecnicamente non è proprio possibile accogliere tutti gli scarti che non vanno più a Colleferro. La Regione, intanto, di fronte al fatto che la Raggi si oppone all’indicazione di impianti all’interno del suo territorio, minaccia di utilizzare i potersi sostitutivi, di fatto commissariando Roma Capitale sui rifiuti. Spiega oggi Il Messaggero:

Secondo la Regione, che su questo tema sta lavorando d’intesa con il ministro dell’Ambiente, Raffaele Costa (che ieri ha lasciato trapelare irritazione per l’atteggiamento della Raggi) servono subito i centri di stoccaggio, visto che la discarica di Colleferro chiuderà il 31 dicembre. Un’area è già nel mirino, a Falcognana (dove esiste già una discarica per materiale ricavato dalle automobili). Probabilmente, proprio per non pesare troppo sull’Ardeatina, ne serviranno altre due.

Impossibile oggi fare il toto-aree, si può però guardare ai terreni che Ama ha già a disposizione: c’è Ponte Malnome, dove attualmente c’è un centro di trasferenza dei rifiuti. Ma è una zona troppo vicina a Malagrotta, con la popolazione che negli anni ha subito la presenza della discarica più grande d’Europa. Altre aree su cui potrebbe contare Ama sono quelle già individuate per gli impianti di compostaggio, a Cesano e Casal Selci. Ma ad oggi non si sa nulla.

virginia raggi valle galeria ponte malnome

A Ponte Malnome la Raggi annunciò, durante un’assemblea cittadina a cui era presente anche l’ormai ex assessora Pinuccia Montanari, che l’area sarebbe stata utilizzata solo fino a giugno. Nel frattempo quella promessa è stata tradita, ma la sindaca non si fa più vedere da quelle parti.

La Raggi e la monnezza di Roma che va a Civitavecchia

La scelta di Raggi non è piaciuta nemmeno all’interno del M5S. «Una scelta sbagliata — dice subito Devid Porrello, consigliere regionale anche lui 5S — perché denota una mancanza di rispetto per i territori della provincia e perché sappiamo che la discarica di Civitavecchia non è in grado tecnicamente di accettare tutti i rifiuti che dovrebbero arrivare da Roma. Bisogna smetterla di perdere tempo ed iniziare a programmare adeguatamente e realizzare i passi necessari per evitare il continuo scoppio di emergenze». Il provvedimento, spiega oggi Repubblica Roma, è stato preso per far fronte all’«inerzia della Regione Lazio», recita invece una nota del Campidoglio, facendo intendere che lo scontro è ormai arrivato ai ferri corti.

piano regionale rifiuti discarica roma
Le discariche e gli impianti di trattamento nel Lazio (Il Messaggero, 21 luglio 2019)

Il Comune, Raggi e amministratore unico di Ama Stefano Zaghis in testa, continua a sostenere che è la Regione a dover individuare un sito per la discarica alternativa, in vista della chiusura definitiva di Colleferro. La Regione, dopo aver sostenuto infinite volte il contrario citando i riferimenti normativi, adesso minaccia il commissariamento. «Se il Comune non individuerà nelle prossime ore soluzioni che gli competono per i compiti di raccolta e smaltimento, useremo i poteri sostitutivi per superare la loro inerzia. Vanno bene le riunioni, purché non diventino una scusa per confondere i ruoli», dichiara l’assessore regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani.

Intanto, se la chiusura momentanea della discarica di Colleferro verrà scongiurata mercoledì prossimo, quando l’invaso dovrebbe riaprire, all’orizzonte c’è la sua chiusura definitiva, dal 1 gennaio 2020, con le 1.100 tonnellate al giorno che Ama conferisce a Colleferro che dovranno avere un’altra destinazione.

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