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«Vi spiego perché Salvini non può mollare Berlusconi»

neXtQuotidiano 29/04/2018

Gigi Moncalvo, ex direttore della Padania, racconta che Salvini falsificava i fogli di presenza al giornale e sostiene che la Lega non può lasciare Berlusconi per le fidejussioni

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Ci sono ex direttori della Padania fortunati come Gianluigi Bombatomica Paragone, che finiscono nel MoVimento 5 Stelle. E poi c’è Gigi Moncalvo, che oggi con il Fatto Quotidiano dimostra di avere ancora molto rancore nei confronti del Carroccio. Moncalvo esordisce raccontando che da direttore del giornale dei padani chiese il licenziamento di Matteo Salvini «perché falsificava i fogli di presenza. Vale a dire che non si presentava al lavoro, ma firmava ugualmente la presenza». E poi dice la sua sul perché Salvini non può lasciare Berlusconi:

«Non può farlo neanche se lo volesse. E lo avrebbe potuto fare dopo le consultazioni al Quirinale, dopo la pantomima di Berlusconi al suo fianco. Però non può liberarsene».

Perché vuole essere il leader di tutto il centrodestra?
«No, perché sono vincolati da un vecchio contratto».

Un contratto? Spieghi.
«Siamo nel 2000. Alla vigilia delle elezioni. Berlusconi capisce che senza la Lega di Bossi perderebbe ancora, come nel 1996. Allora decide di perdonarlo, anche se non si fida più di lui».

E allora cosa fa?
«Porta Bossi da un notaio in via Abbondio Sangiorgio a Milano. E fa mettere nero su bianco un accordo a tempo indeterminato».

Che prevede cosa?
«Che Berlusconi rinuncerà a tutte le cause civile fatte negli anni alla Lega, quando lo insultavano con cose tipo “mafioso” o “piduista”. Borghezio girava con un documento, evidentemente falso, della polizia cantonale del Ticino, nel quale si diceva che Berlusconi fosse un trafficante di droga. Secondo: appianare i tanti debiti della Lega, soprattutto quello per la sede di via Bellerio».

gigi moncalvo lega

Moncalvo racconta che in cambio Berlusconi chiede il simbolo della Lega Nord, quello con Alberto da Giussano. Un contratto che vale ancora perché lo firmarono gli allora rappresentanti del partito di Berlusconi e del Carroccio. Moncalvo racconta anche di una fidejussione di due miliardi alla Lega Nord concessa dalla Banca di Roma allora guidata da Geronzi.

Torniamo all’accordo.
«Sì, una volta firmato arriva il risvolto comico: Natale del 2000, Berlusconi con famiglia invita ad Arcore Bossi con famiglia. Perché? Per fare un giuramento solenne tra le due famiglie. Una sorta di rito per sancire l’accordo raggiunto. Me lo raccontò Bossi».

Ma poi Salvini lo ha un po’ cambiato quel marchio…
«Non c’entra. Se vuole usare Alberto da Giussano deve rispettare quel contratto. Altrimenti è plagio, punto. E comunque è noto che negli ultimi giorni sono accadute delle cose importanti che rinsaldano l’asse tra Berlusconi e Salvini».

Quali?
«Due giorni fa la Rai annuncia che la prossima conduttrice del programma di Antonella Clerici, La prova del cuoco, sarà la fidanzata di Matteo Salvini, Elisa Isoardi. Per me questo non è un fatto di poco conto».

EDIT: “Il Fatto Quotidiano persevera anche quest’oggi nella continua opera di diffamazione del presidente Berlusconi. Le dichiarazioni di Moncalvo sono frutto di una assurda fantasia gia’ piu’ volte smentita. Mai vi e’ stato un accordo economico fra il presidente Berlusconi e la Lega ne’ mai vi sono state minacce o ritorsioni nei confronti del senatore Salvini”. Lo sostiene in una nota l’avvocato del leader di Forza Italia, Niccolo’ Ghedini che prosegue: “Parimenti destituite di ogni fondamento sono le dichiarazioni di Sabina Began in totale contrasto con quanto nel corso di decine di interviste dalla stessa rilasciate e in particolare con la dettagliata deposizione dibattimentale resa al tribunale di Bari. Fra le molte assurdita’ citate vi e’ da sottolineare anche la totale falsita’ che mi sarei occupato delle modalita’ di intestazione di un immobile. Ovviamente saranno esperite tutte le azioni del caso nelle competenti sedi”, chiosa Ghedini.

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