Come sarà modificata la cosiddetta legge anti-rave party

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-03

La norma, come evidenziato da alcuni esponenti della maggioranza, è scritta male. Ora il Parlamento potrà modificarla

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Giorgia Meloni ha rivendicato il primo concreto decreto legge approvato dal suo Consiglio dei Ministri, nonostante anche gli stessi esponenti della maggioranza (compreso il Sottosegretario al Ministero della Giustizia) avessero già manifestato evidenti incoerenze e principi poco chiari scritti all’interno della norma. Nonostante le dichiarazioni di ostentata sicurezza della Presidente del Consiglio, sarà il Parlamento ad attuare le modifiche alla cosiddetta legge anti-rave party, partendo proprio da un fatto eclatante emerso fin dalla pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale: non è circoscritta una fattispecie di reato e si fa riferimento a reati già punibili secondo il codice penale italiano. Ma si interverrà anche sulle “pene” considerate esagerate e non in linea.

Modifiche legge rave party, cosa accadrà in Parlamento

Già nella giornata di ieri, il sottosegretario al Ministero della Giustizia Francesco Paolo Sisto aveva posto l’accento su fatti acclarati ed evidenziati dalle opposizioni:

“Il Parlamento potrà e forse dovrà in qualche maniera intervenire nella discussione sulla conversione del decreto legge. Bisogna evitare assolutamente una norma che possa, anche intuitivamente, essere applicata alla legittima manifestazione di un dissenso. Questo rischio  da un punto di vista strettamente normativo va evitato. E credo che il Parlamento potrà riflettere puntualmente”.

La palla, dunque, passerà al Parlamento. La cosiddetta legge anti-rave party, infatti, per il momento è solo un decreto legge che dovrà essere convertito in norma attiva e vigente attraverso una discussione parlamentare durante la quale potranno essere presentate e apportate modifiche ed emendamenti. Perché il testo è molto vago e, oltre alle pene spropositate, non pome limiti allo spazio di azione e interpretazione di questa legge. Per esempio, nell’articolo 5 – che inserisce nel codice penale l’articolo 434-bis – non si parla mai esplicitamente di “rave party”, ma di “invasione e occupazione” di spazi pubblici o privati da parte di un numero uguale o superiore a 50 persone.

Cosa sarà cambiato

Un vuoto che, dunque, dovrà essere riempito e limato. Come? Il Corriere della Sera spiega che il Parlamento agirà in due direzioni. La prima riguarda proprio l’individuazione di una “fattispecie di reato” specifica. Con le modifiche legge rave party, infatti, si fornirà una cornice molto meno vaga e più precisa di cosa sia considerato illegale e cosa non lo sia (per esempio, non si può equiparare – come invece appare evidente leggendo il lacunoso testo – un rave party illegale all’occupazione di una scuola da parte degli studenti, o di una fabbrica da parte di lavoratori che protestano). Ma si limeranno anche le pene. Secondo il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, chi organizza (o partecipa) a eventi che prevedono “l’invasione o l’occupazione di spazi pubblici o privati” senza autorizzazione, rischia una condanna dai 3 ai 6 anni di prigione. La pena massima dovrebbe scendere a 4 anni, rimuovendo anche l’arresto immediato e le intercettazioni.

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