Economia

Un mini-condono per le tasse rinviate durante il lockdown

neXtQuotidiano 22/07/2020

La misura potrebbe essere inserita all’interno del «decreto di agosto», il provvedimento che sarà finanziato con lo scostamento da 20 miliardi di euro che dovrebbe essere approvato dal governo a breve

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Il governo pensa a un mini-condono per le tasse rinviate durante il lockdown che varrebbe però solo per le imprese più in crisi, come quelle turistiche o della ristorazione. Il Messaggero spiega oggi che la misura potrebbe essere inserita all’interno del «decreto di agosto», il provvedimento che sarà finanziato con lo scostamento da 20 miliardi di euro che dovrebbe essere approvato dal governo a breve.

Oltre al rifinanziamento della Cig legata al Covid, del blocco dei licenziamenti oltre la scadenza del 17 agosto, del finanziamento dei bilanci di Regioni (2,8 miliardi) e Comuni, nel provvedimento potrebbero arrivare altre misure. Ad annunciarlo è stata il vice ministro dell’Economia Laura Castelli. Un modo forse, anche di provare a “fare la pace” con la categoria dei ristoratori, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle parole della stessa Castelli che aveva invitato gli imprenditori del settore a cambiare lavoro.

Il governo, durante il lockdown, aveva fatto slittare i versamenti relativi alle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, alle addizionali regionali e comunali, all’Iva e ai contributi previdenziali ed assistenziali, nonché ai premi per le assicurazioni obbligatorie (Inail), sospesi per i mesi di aprile e maggio 2020, a favore di esercenti attività di impresa, arte e professione fino al 16 settembre. Dando inoltre la possibilità di versare il dovuto in 4 rate, la prima sempre a settembre.

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Irpef e Partite IVA: i numeri (Il Messaggero, 19 luglio 2020)

Secondo quanto detto dalla Castelli ora, invece, una parte delle tasse non versate durante il periodo di chiusura obbligatoria delle attività potrebbe essere condonato. Si starebbe ragionando  attorno ad un terzo di quanto dovuto, anche se la misura andrebbe a beneficio solo dei settori più colpiti dalla crisi, quelli che hanno subito perdite rilevanti del proprio fatturato (superiori al 50%), come il turismo, la ristorazione o l’abbigliamento. Per tutte le altre imprese, invece, si starebbe ragionando su un allungamento della rateizzazione. In molti ritengono ormai difficile che a  settembre le imprese siano in grado di colmare gli arretrati con il Fisco e tornare ai versamenti ordinari.

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