La lettera di congratulazioni a Mattarella del piccolo Alfiere che si occupa del padre malato di Alzheimer

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-30

Mattia Piccoli, nominato a 12 anni Alfiere della Repubblica da Mattarella lo scorso dicembre per essersi preso cura del padre malato di Alzheimer, ha inviato una lettera al neo ri-eletto Capo dello Stato per congratularsi della riconferma

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“Caro Presidente Mattarella, sono molto felice di questa sua decisione, perché credevo non volesse più essere il nostro Presidente ed ero molto dispiaciuto di questo. Adesso sono io a farle i complimenti, anche da parte del mio fratellino Andrea”. Mattia Piccoli, il dodicenne di Concordia Sagittaria nominato da Mattarella Alfiere della Repubblica lo scorso dicembre per l’aiuto dato al padre 40enne colpito precocemente dall’Alzheimer, si congratula con il neo ri-eletto Capo dello Stato. Una lettera – riportata dal Corriere Veneto – nella quale il giovanissimo ha espresso la sua soddisfazione per la conferma al Quirinale: “Sono molto contento perché per altri sette anni avremo la sua guida sicura e rassicurante. Vorrei che tra le tantissime cose da sistemare potesse pensare anche alle persone ammalate giovani di Alzheimer, come il mio caro papà, e alle famiglie sempre in mezzo alla tempesta come la mia”.

La lettera di congratulazioni a Mattarella del piccolo Alfiere che si occupa del padre malato di Alzheimer

“Aiutavo mio papà a fare quelle cose che da solo non poteva più fare”, ha raccontato Mattia Piccoli il giorno della premiazione. “Quando lui faceva la doccia lo aiutavo gli dicevo: prima gli slip, poi i pantaloni, lo aiutavo con i lacci per le scarpe. E il mio fratellino lo stesso, quando non potevo io c’era lui. Adesso è troppo piccolo per ricevere questo premio ma spero che un giorno lo avrà anche lui”. L’intera famiglia (papà Paolo, mamma Michela, Mattia e il fratellino Andrea) sono i protagonisti della storia biografica “Un tempo Piccolo”. “Mattia ha conosciuto il papà quando non era ancora malato e ad un certo punto è diventato il genitore di suo padre. Queste sono cose che non dovrebbero mai succedere”, ha raccontato Michela. Oggi Paolo si trova in una RSA mentre lei lavora a tempo pieno come impiegata. “Questo premio lo dedico a mio papà – ancora Mattia – per me è un’emozione molto bella e credo di essermelo anche meritato, ma anche se questo premio lo hanno dato a me credo che valga per tutta la mia famiglia”.

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