È finita che Salvini ha rinunciato al suo viaggio a Mosca

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-04

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha annunciato di aver rinunciato al viaggio programmato per Mosca: “Preso atto delle reazioni scomposte dei colleghi di governo, mi sono confrontato con i vertici della Lega e abbiamo convenuto di imboccare altre strade”

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Alla fine è esplosa come una bolla di sapone l’ipotesi di un viaggio a Mosca di Matteo Salvini. “Avevo annunciato che ci sarebbe stata la possibilità di un viaggio in Turchia e in Russia – le parole del leader leghista –  per confrontarmi con soggetti istituzionali per raggiungere due obiettivi: distensione e difesa dell’interesse nazionale italiano. Preso atto delle reazioni scomposte dei colleghi di governo, mi sono confrontato con i vertici della Lega e abbiamo convenuto di imboccare altre strade”. Il segretario del Carroccio, in occasione del tour elettorale in Friuli Venezia Giulia, ha dichiarato ai quotidiani Il Piccolo e Il Messaggero Veneto di aver accantonato l’idea di partire per la Russia, molto criticata all’interno dell’esecutivo perché avrebbe scavalcando il ruolo di Mario Draghi.

È finita che Salvini ha rinunciato al suo viaggio a Mosca

Il presidente del Consiglio aveva chiesto “trasparenza” agli alleati ribadendo: “Il governo è allineato coi partner del G7 e dell’Ue e intende proseguire su questa strada”. Sulle sanzioni alla Russia, che  il leader della Lega ha da tempo iniziato a osteggiare, ha ribadito: “Fanno più male all’Italia”. È tornato a criticare Luigi Di Maio per il “piano di pace”: “È stato cestinato dopo dieci minuti, e la Russia preferisce parlare con Parigi e Berlino anziché con Roma”. Questa mattina in un comizio a Monfalcone ha ribadito la sua linea: “Più mi attaccano e più vado avanti come un treno, nel nome della pace e dell’interesse italiano”.

Calenda: “Cerca di lucrare sulle persone angosciate dalla guerra”

Interesse italiano che però per alcuni cela ambizioni personali. “Salvini cerca di lucrare un vantaggio elettorale sulle persone, e sono tante in Italia, che sono angosciate dalla guerra, ma non realizzano che la pace si può fare solo se la vuole Putin”, ha dichiarato a Sky Tg 24 Carlo Calenda. “La smetta di fare questa buffonata – ha aggiunto il leader di Azione – siamo un grande paese e non possiamo essere ostaggio di uno che non sa che fare la mattina quando si alza”.

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