Salvini insiste: “Io pago il caffè con 1 euro, mi rifiuto di pagarlo con la carta di credito”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-12-13

Matteo Salvini continua ad essere fermamente convinto che l’ormai famoso “caffè al bar” debba essere pagato in contanti e non con la carta

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Ci ha tenuto a ribadirlo fieramente in barba a tutte le polemiche che si sono create attorno alla sua precedente dichiarazione. Il segreterio leghista e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini continua ad essere fermamente convinto che l’ormai famoso “caffè al bar” debba essere pagato in contanti e non con la carta, anche solo per una questione di puro buon senso.

Il vicepresidente del Consiglio del Carroccio ha detto intervenendo all’assemblea di Confesercenti: “Non ci devono essere obblighi, divieti o multe e io pago il caffè con 1 euro, mi rifiuto di pagarlo con la carta di credito”. Poi, ha pure aggiunto che “è risibile che l’evasione si combatta con le carte”.

Insomma: quella di Salvini altro non è che l’ennesima lancia spezzata dal Governo di Centrodestra in favore del contante e dell’obbligo di Pos solo oltre una certa soglia. Un concetto ribadito tra l’altro proprio dalla Premier Giorgia Meloni che, intervenendo all’assemblea tramite un videomessaggio, ha detto: “Il sostegno all’economia reale passa anche dall’innalzamento del tetto dei pagamenti in contante da mille a cinquemila euro e dalla possibilità che l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici sia previsto solo per quei pagamenti che superano una certa soglia. Sono due scelte che il Governo rivendica”.

Matteo Salvini: “Chi paga il caffé con la carta è un rompipalle”

La settimana scorsa, a far molto discutere era stata un’affermazione del ministro leghista Matteo Salvini sempre in merito alla discussissima questione dell’ultilizzo del contante. Nello specifico, il leader del Carroccio aveva detto ai cronisti che lo interrogavano sull’innalzamento a 60 euro della soglia per il pagamento con carte elettroniche contenuto nella Manovra di Governo: “Io sono un liberale, ognuno deve essere libero di pagare come vuole. Se uno vuole pagare due euro di caffé con la carta di credito è solo un rompipalle. Io cerco di pagare in contanti perché a me piace andare a prelevare al bancomat”.

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