Matteo Salvini come i bambini

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-07-13

Avete presente quei bambini dispettosi a cui dici “Non fare questa cosa” e allora loro la fanno per dispetto? Ecco, il livello di infantilismo a cui è arrivato l’account Twitter di Matteo Salvini è appunto questo. Ieri, con una posa da statista che giusto un ministro dell’Interno del suo livello potrebbe sostenere, sul suo account …

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Avete presente quei bambini dispettosi a cui dici “Non fare questa cosa” e allora loro la fanno per dispetto? Ecco, il livello di infantilismo a cui è arrivato l’account Twitter di Matteo Salvini è appunto questo. Ieri, con una posa da statista che giusto un ministro dell’Interno del suo livello potrebbe sostenere, sul suo account verificato è stato postato questo tweet: per commentare la sentenza della Corte di Cassazione che ha spiegato che in alcuni contesti e in alcun circostanze anche la frase “Che venite a fare qua…dovete andare via” può essere considerata razzista, lo sveglione che gestisce l’account ha scritto di nuovo la frase “Andate via, andate via, andate via” corredata da tre diconsi tre punti esclamativi e persino una faccina. A questo punto non c’è che da sperare che chi gestisce l’account del ministro dell’Interno sia almeno maggiorenne.

matteo salvini come i bambini

E a proposito di sovranisti delle dive, sempre ieri anche il social media manager di Giorgia Meloni ha dato prova di clamorosa capacità di comprensione del testo pubblicando questo post in cui sostiene, senza arrossire, che “il reato di tortura impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro“: cioè, torturare, secondo la Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha cancellato tutto e riproposto il tema con una variazione, prendendosela con “il reato di #tortura che, così com’è codificato oggi, impedisce alle forze dell’ordine di svolgere il proprio lavoro”. Almeno alla fine se n’è accorto.

giorgia meloni tortura

Leggi sull’argomento: Com’è finita la sceneggiata di Salvini sulla Diciotti

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