Quando Orfini diceva che le coalizioni erano la rovina del paese

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-29

“Certo serve un’alleanza larga, come diceva ieri Paolo Gentiloni. Noi questo sforzo lo dobbiamo fare davvero senza preclusioni e veti, ma consapevoli che nessuna alleanza larga compenserà una eventuale debolezza del Pd, che deve essere più forte come perno dell’alleanza”: questo ha detto oggi il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini, dal palco del museo …

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“Certo serve un’alleanza larga, come diceva ieri Paolo Gentiloni. Noi questo sforzo lo dobbiamo fare davvero senza preclusioni e veti, ma consapevoli che nessuna alleanza larga compenserà una eventuale debolezza del Pd, che deve essere più forte come perno dell’alleanza”: questo ha detto oggi il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini, dal palco del museo di Pietrarsa, dov’è in corso la conferenza programmatica del Pd. “Io faccio fatica a trovare una sintesi con chi mi dice che devo chiedere scusa per aver creato 978mila posti di lavoro, perché questo significherebbe non alleanza larga ma rinnegare quello che abbiamo fatto come Pd”, aggiunge. “Non possiamo rinunciare alla nostra forza, non possiamo rinunciare all’orgoglio di quello che abbiamo fatto”.
matteo orfini coalizioni
Chissà se questo Matteo Orfini è parente di quel Matteo Orfini che il primo maggio 2017 in un’intervista a Tommaso Ciriaco di Repubblica, subito dopo le primarie che avevano incoronato di nuovo Matteo Renzi come segretario del Partito Democratico, sosteneva che il PD dovesse andare da solo alle elezioni perché le coalizioni sono state la rovina del paese.

C’è un limite, oltre il quale si vota con i due Consultellum. A proposito, si può fare?
“Al Senato si è costruita in commissione una maggioranza contro di noi. Il rischio a cui allude è concreto, magari con qualche minima modifica”.
Con il proporzionale si allontana anche un’intesa con Pisapia e gli scissionisti Mdp?
“Con il proporzionale non sono previste alleanze. Vorrei un’intesa con Pisapia, certo. Ma è complicato allearsi con chi ha sempre votato contro di noi in Parlamento e con chi se n’è andato dal Pd. Dicono che Renzi è un dittatore e poi si vogliono alleare con noi?”.
E se invece cambia la legge?
“Nel merito, penso che vada mantenuto il premio alla lista. Le coalizioni sono state la rovina del Paese. Ricordiamo Prodi, che era la parte buona, ma avete dimenticato Turigliatto e i ministri in piazza contro il governo? Serve un progetto riformista e di sinistra, allargato ad altri mondi. Questo progetto è il Pd”.

Leggi sull’argomento: La mano non troppo tesa di Renzi a MDP

 

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