Opinioni
Massimo Ferrero querela Mario Giordano
neXtQuotidiano 10/03/2015
Massimo Ferrero ha dato mandato ai suoi legali di procedere con una querela per diffamazione nei confronti del direttore del Tg4 Mario Giordano per il suo libro uscito oggi e intitolato «Pescecani – quelli che si riempiono le tasche alle spalle del Paese che affonda». In una lettera aperta pubblicata sul sito della società blucerchiata, […]
Massimo Ferrero ha dato mandato ai suoi legali di procedere con una querela per diffamazione nei confronti del direttore del Tg4 Mario Giordano per il suo libro uscito oggi e intitolato «Pescecani – quelli che si riempiono le tasche alle spalle del Paese che affonda». In una lettera aperta pubblicata sul sito della società blucerchiata, il presidente della Sampdoria scrive che «quanto scritto nel suo ultimo libro, quanto riportato dai quotidiani Libero e La Stampa, quanto detto in televisione, sempre e solo per far pubblicità al suo ultimo lavoro, è pesantemente offensivo» nei suoi confronti. «Mi rendo conto che senza parlare di me il suo libro non avrebbe così tanta visibilità, però c’è un limite al gossip da bancarella», scrive Ferrero.
«Lei riporta notizie incomplete, le strumentalizza, le usa per attribuirmi un’etichetta che non corrisponde ai fatti – aggiunge Ferrero – La vicenda Livingston è complessa, ci sono ancora dei processi in atto, ma posso confermarle che, in questa faccenda mi considero truffato e non ho mai preso un solo contributo economico. Lei si fregia di fonti sicure, così sicure che non sa neppure contare il numero esatto dei miei figli e riporta erroneamente la madre di mia figlia Vanessa. Davanti a tutto ciò – conclude Ferrero – mi viene voglia d’invitarla a cambiare mestiere, però preferisco darle appuntamento in tribunale. Io credo nella giustizia, così anche lei avrà modo di conoscere l’unica verità». Nell’articolo, intitolato «I segreti del viperetta», si parlava di un lato oscuro del presidente della Sampdoria.
Tra le altre cose, si raccontava del fallimento della Livingston:
Ferrero entra nella compagnia aerea nel febbraio 2009, se ne esce nell’ottobre 2010 quando la società fa crac, con un buco da 40 milioni di euro e 500 dipendenti a spasso. Lui patteggia una condanna per bancarotta fraudolenta (un anno e dieci mesi) e si giustifica in un’intervista su Panorama dicendo di essere stato truffato: «Hanno trovato un povero scemo che aveva voglia di diversificare gli investimenti e l’hanno fregato». Sostiene di aver perso nell’operazione 20 milioni di euro e di aver citato per danni la Kpmg, la società di consulenza che l’ha seguito nell’acquisto. Ma è proprio andatacosì? Basta leggere i documenti ufficiali per capire che la maschera del simpatico giullare serve a nascondere la verità.
E la verità è che Ferrero cerca di comprare la Livingston senza sborsare soldi, o meglio: sborsando solo 5milioni di tasca sua e prendendo la maggior parte del resto dalle medesime casse della società. Si tratta di un’operazione finanziaria azzardata ma possibile, a patto che la società acquistata sia florida. Non si può sperare di pagare una società con gli incassi della stessa, invece, se gli incassi stanno crollando,come accade con la Livingston che vive per lo più sul rapporto economico con i Viaggi del Ventaglio, tour operator in evidenti e gravi difficoltà economiche, avviato verso il fallimento. E allora dove pensava di prenderli i soldi Er Viperetta per ripagare l’acquisto? Non sa? Non conosce? Non si rende conto? E uno compra una compagnia aerea con tanta leggerezza?