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Massimiliano Capitanio: il deputato della Lega che paragona la piazza contro Salvini ai terroristi (ma lui smentisce)
neXtQuotidiano 15/11/2019
In un post su Facebook Capitanio ha pubblicato la prima pagina del Corriere della Sera che annunciava l’omicidio di Marco Biagi – avvenuto il 19 marzo 2002 ad opera delle Nuove Brigate Rosse – scrivendo che “Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare”
Massimiliano Capitanio, giornalista della RAI e deputato della Lega, su Facebook ha paragonato la manifestazione Sardine contro Salvini andata ieri in scena al Crescentone mentre il Capitano presentava la candidatura di Lucia Borgonzoni al Paladozza, ai terroristi.
EDIT ore 11,28: Capitanio ha smentito questa interpretazione delle sue parole, maggiori dettagli in calce all’articolo.
Massimiliano Capitanio: il deputato della Lega che paragona la piazza contro Salvini ai terroristi
In un post su Facebook Capitanio ha pubblicato la prima pagina del Corriere della Sera che annunciava l’omicidio di Marco Biagi – avvenuto il 19 marzo 2002 ad opera delle Nuove Brigate Rosse – scrivendo che “Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare”.
A puntare il dito per primo è Andrea Romano, con un tweet subito rilanciato dal segretario dem Nicola Zingaretti. A ruota arrivano note e tweet indignati degli esponenti del Pd. A far scoppiare la rivolta social dei dem è un post di Capitanio su Facebook, accompagnato dalla prima pagina del Corriere della Sera del 20 marzo 2002 con la notizia dell’assassinio a Bologna del docente e giuslavorista. “Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare – scrive l’esponente della Lega – Dopo il 26 gennaio questa Bologna sparirà del tutto”. Un accostamento che indigna i dem e fa scattare il fuoco di fila. “Massimiliano Capitanio – scrive Romano – è un deputato della Repubblica che accosta una piazza pacifica e spontanea agli assassini di Marco Biagi: la Lega su #bolognanonsilega sta perdendo la testa (e molti, molti voti). Anche per questo è giusto sostenere Stefano Bonaccini: per rispondere al veleno dell’odio”. “Davvero questo è il modo in cui la Lega intende proporsi agli italiani? Rifiutando di applaudire una superstite dell’Olocausto, tollerando i movimenti neofascisti e, nel frattempo, accostando in modo strumentale manifestazioni di piazza di dissenso al terrorismo?”, chiede sulla sua pagina Facebook la senatrice Pd Simona Malpezzi, sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento. In ogni caso, la manifestazione Sardine contro Salvini, che ieri ha doppiato per numero di presenze quella della Lega, è stata organizzata da Andrea Garreffa, Giulia Trappoloni, Roberto Morotti e Mattia Santori:
Mattia fa l’educatore e l’istruttore sportivo di ultimate frisbee, ha una laurea in Scienze politiche, la magistrale in Economia. Ogni anno con l’associazione “La ricotta”, che presiede, organizza il torneo di basket “Gallo da tre” per finanziare il rifacimento di campetti di periferia in memoria dell’amico Davide Galletti, morto di leucemia. Roberto è ingegnere, nel tempo libero tiene laboratori creativi sul riciclo della plastica. Giulia, di San Sepolcro, è fisioterapista, compie 30 anni il prossimo febbraio, è la più giovane. Andrea, arrivato a Bologna da bambino, laurea magistrale in scienze della comunicazione pubblica e sociale, studi a Valencia, California e Washington, una tesi in comunicazione ambientale, è guida turistica, accompagnatore in ciclopercorsi in tutta Europa.
Raramente si è sentito di brigatisti che rendono pubblico volontariamente il loro nome e cognome. E di certo non sono così tanti:
EDIT ore 11,28: Massimiliano Capitanio su Facebook scrive che non intendeva paragonare la piazza democratica di Bologna al terrorismo:
“Amo e difendo la democrazia e mai potrei accostare una manifestazione di piazza al terrorismo. Il mio post su Facebook è chiaramente riferito a quelli che avrebbero voluto impedire la nostra manifestazione, a quanti hanno aggredito le Forze dell’ordine e a quelli che hanno affisso uno striscione per esprimere solidarietà a quanti colpiscono i leghisti. Difendo anche la libertà di espressione, ma valuterò di querelare Romano e quanti insinueranno un mio accostamento tra terrorismo e manifestazioni democratiche”.
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